"Dobbiamo svegliarci, dobbiamo
lottare, dobbiamo crederci, dobbiamo unirci, dobbiamo essere
militanti per salvare l'umanità": Anna Foglietta ha chiuso con
queste parole il suo intervento durante la prima serata
Marzamemi Cinefest, dove è stata intervistata da Paola Saluzzi.
"Ho sempre sentito fortissimo dentro di me un senso civico
che ha sempre spinto tantissimo", ha raccontato l'attrice, che
nei giorni scorsi è stata al Lido di Venezia con Laika per
presentare l'opera We are coming, a sostegno della Global Sumud
Flotilla, a bordo di una lancia che è stata fermata dai
carabinieri. "Nel 2017 costituisco un'associazione che si chiama
Every Child is My Child per i diritti dell'infanzia, per cui
sono passata da diventare ambassador per un'associazione molto
importante a diventare presidente di un'associazione e quindi
essere in prima linea nell'attivismo. E ho pensato che tutto
quello che ho costruito come artista e come attrice in qualche
modo abbia contribuito a portarmi al punto in cui sono
arrivata". L'associazione, ha ricordato, "si occupa di
infanzia. In un campo profugo siriano abbiamo una scuola che,
nel corso degli anni, ha dato formazione a più di 800 bambini.
Ma ora, dopo aver aiutato anche i bambini ucraini, i bambini
italiani, ora siamo a Gaza. Palestina libera, perché non
possiamo essere in nessun altro posto del mondo se non lì. Tante
persone mi chiedono il Darfur, dico certo. Tante persone mi
ricordano la Libia, dico certo. In Mediterraneo mi dicono quello
che succede alle donne etiopi, a quello che hanno subito le
donne tutsi, dico certo. Ma ora quello che sta succedendo a Gaza
è qualcosa che credo ci offra l'ultima estrema opportunità di
dimostrare al mondo, a questa destra imperante, a questa
disumanità imperante, che c'è dal basso un movimento enorme che
si muove, che partecipa, che lotta in difesa del diritto alla
vita. Perché qua sembra che stiamo dividendo l'atomo, ma si
tratta di difendere semplicemente il diritto alla vita".
"Questo Paese - ha sottolineato ancora - è stato liberato da
un mucchio di persone partigiane: se non ci fossero state, oggi
non potremmo neanche godere di quel privilegio di stare sul
nostro divano e criticare chi oggi va sulla flottiglia e rischia
la propria vita per difendere e tutelare la nostra libertà".
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