Il tecnico italiano dopo le voci delle ultime ore: "Valuteremo a fine stagione, ma siamo ancora in corsa per titoli importanti"
Raramente lo fa ma, questa volta, Carlo Ancelotti ha alzato la voce. Lo ha fatto - senza perdere il consueto aplomb - dai microfoni della conferenza stampa alla vigilia della sfida del Real contro l'Athletic, crocevia fondamentale per la volata finale della Liga. Troppo si è detto dopo l'eliminazione dalla Champions per mano dell'Arsenal. E così Ancelotti, con piglio deciso, ha provato a fare chiarezza: "Non c'è nessun conflitto tra me e la società e chi lo dice afferma il falso: il presidente dimostra più affetto in questi momenti rispetto a quando vinciamo. La realtà è che in questo mondo tutto viene messo in discussione, persino un club che ha vinto 30 titoli in undici anni".
REBUS FUTURO
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Parole nette e inequivocabili, che da un lato sottolineano l'importanza del percorso svolto (15 titoli in 6 anni sulla panchina dei blancos), dall'altro spostano il focus sul finale di stagione, dove il Real è ancora in corsa per la vittoria di Liga e Coppa del Re: "La Champions è la competizione più importante - prosegue Ancelotti - ma non è vero che il resto non conta. Ho parlato con i giocatori e con la società, siamo tutti delusi per l'eliminazione, ma non si può sempre vincere. Intanto domani c'è l'Athletic e vogliamo restare in corsa per la Liga". Tiene banco il futuro del tecnico emiliano, che nonostante un altro anno di contratto potrebbe essere lontano da Madrid: "Ne parleremo con la società a fine stagione, ora non è il momento. Brasile? Non c'è bisogno di dire niente" ha risposto lapidario Ancelotti.