Conosciuto con l'acronimo Tpms, è un Adas obbligatorio da molti anni. Ecco cos'è, come funziona e perché, nonostante il sistema, è comunque meglio controllare periodicamente la pressione degli pneumatici
Tra gli Adas obbligatori sulle automobili c’è il Tpms, acronimo di Tire pressure monitoring system, in italiano sistema di monitoraggio pressione pneumatici. Fa parte degli Adas “storici”: è obbligatorio sulle automobili nuove da oltre 10 anni. A renderlo obbligatorio è stata la normativa europea 661/2009, che ne ha disposto la presenza tra gli equipaggiamenti di serie su tutte le auto nuove immatricolate in Europa dal 1° novembre 2014, e dal luglio 2024 anche sui veicoli commerciali. Ecco cos’è e come funziona.
TPMS: COS'È E COME FUNZIONA
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Il Tpms o monitoraggio pressione pneumatici è un sistema che verifica costantemente la pressione di gonfiaggio delle gomme e segnala al conducente eventuali anomalie. In questo modo chi è alla guida è continuamente informato su un parametro come la pressione che può condizionare in modo sostanziale il comportamento dinamico della vettura e dunque la sicurezza: uno o più pneumatici sgonfi possono rendere l’auto instabile e ridurre l’efficienza in frenata, allungando gli spazi di arresto del veicolo. Il Tpms basa il proprio funzionamento su dei sensori di pressione installati all’interno o nella valvola degli pneumatici. I dati sulla pressione vengono trasmessi via radio al computer di bordo della vettura che elabora le informazioni e le visualizza sul cruscotto. I sistemi più avanzati possono mostrare al conducente la pressione di ciascuna ruota in tempo reale, quelli meno raffinati invece si limitano ad avvertirlo (con avvisi sonori e/o visivi, come messaggi o spie nel cruscotto) in caso di anomalie. Il Tpms ha dunque un ruolo fondamentale: avvisare per tempo il conducente, prima che la situazione diventi critica.
L'IMPORTANZA DEI CONTROLLI MANUALI
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La presenza del Tpms in auto potrebbe suggerire di ridurre la frequenza dei controlli manuali alla pressione di gonfiaggio degli pneumatici, tentazione alla quale però è meglio non cedere. I sistemi, per quanto precisi, hanno un certo margine di tolleranza, un limite al di sotto del quale non fanno scattare l’allarme. L'intervento di alcuni Tpms viene innescato quando all’interno degli pneumatici manca anche il 20% di aria, e questo genera un problema di consumo più che di sicurezza. Uno pneumatico sgonfio si usura più rapidamente e dovrà essere sostituito prima del previsto, e oppone più resistenza al rotolamento causando dei maggiori consumi di carburante: stime di Continental parlano di 0,3 bar in meno rispetto alla pressione consigliata per un +1,5% alla voce consumi (ed emissioni inquinanti). Insomma: per evitare maggiori spese per il carburante e per il mantenimento dell’auto, consigliamo di controllare mensilmente la pressione degli pneumatici, soprattutto prima dei viaggi.