La presenza del n.1 Atp sabato sera non ha portato però bene: la squadra spagnola, che milita in terza serie, è stata infatti sconfitta in casa dal Sabadell per 0-1
Pellegrino Dell'Anno
14 dicembre - 12:18 - MILANO
Sono due le grandi passioni sportive nella vita di Carlos Alcaraz. La prima è ovviamente il tennis, ma su un binario parallelo corre quella per il calcio. Come Rafa Nadal non si perdeva mai una partita dell'amato Real Madrid (spesso anche svegliandosi in piena notte quando si trovava in altri continenti) Carlitos fa lo stesso per il Real Murcia. Una squadra della terza serie spagnola, militante precisamente nel girone B di Primera Division, che rimane però quella della sua città. E che il n.1 al mondo, quando è presente in loco, va a sostenere direttamente allo stadio.
tifo
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Infatti nella giornata di sabato 13 dicembre Carlitos è stato avvistato sulle tribune dello stadio "Nueva Condomina", un gioiellino di 33.000 posti da far invidia anche ad alcuni club di Liga. In effetti un vero lusso per una squadra di Primera Division, che può permettersi anche un tifoso di prima classe, appassionato nel senso più puro del termine, come Carlos Alcaraz. Nonostante la sconfitta per 0-1 contro il Sabadell, il Real Murcia rimane al quarto posto in classifica, valido per un posto ai playoff promozione per la Liga2. I beniamini di Carlitos mancano nella seconda serie spagnola dal 2013-14, pur detenendo il record assoluto di partecipazioni al campionato, a quota 53.
obiettivi
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Alcaraz si gode dunque con la famiglia e le passioni genuine l'off season, pronto a scaldare i motori per un 2026 dove inizia davanti a tutti, da protagonista annunciato. La sua annata prenderà il via con l'esibizione in Corea del Sud contro Sinner il 10 gennaio, per proseguire ufficialmente con l'Australian Open. Le partite di tabellone principale inizieranno il 18 gennaio, e Carlitos ha posto proprio l'Happy Slam come obiettivo principale del 2026. D'altronde è l'unico torneo Major che gli manca: vincendolo diventerebbe il nono giocatore capace di vincere in carriera tutti e quattro i tornei più importanti. Entrerebbe di diritto nell'Olimpo accanto a nomi leggendari: Perry, Budge, Laver, Emerson, Agassi, Federer, Nadal e Djokovic. E chissà che la sua impresa non possa coincidere anche con il ritorno dell'amato Murcia in Liga2 dodici anni dopo. Sarebbe la vera ciliegina sulla torta per Alcaraz.











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