Intervista al Co-Founder e Chief Championship Officer della Formula E. Dal bilancio stagionale agli obiettivi futuri, ecco tutti i temi affrontati
Marco Bruckner
26 luglio - 11:03 - LONDRA (REGNO UNITO)
Anche l'undicesima stagione di Formula E giunge al termine. In occasione dell'ultimo appuntamento del campionato, il Marvel Fantastic Four London E-Prix, abbiamo intervistato Alberto Longo, co-fondatore e Cco (Chief Championship Officer) della Formula E. Tanti i temi affrontati, dal bilancio stagionale agli obiettivi futuri, passando per le novità della prossima stagione. E non solo: Alberto Longo ha parlato anche di Italia e delle possibilità di tornare a vedere un E-Prix nel nostro Paese. Piccola anticipazione: ci sono buone notizie.
Alberto, qual è il suo bilancio di questa undicesima stagione di Formula E?
"Penso sia stata un grande successo. Il calendario era entusiasmante. Le nuove macchine hanno performato molto meglio, garantendo dunque gare più veloci, più sorpassi, più emozioni ai fan. In sostanza, più spettacolo. La nostra fanbase sta crescendo, così come stanno aumentando le persone che guardano le gare da casa. Ci sono oltre 190 nazioni che trasmettono la Formula E in diretta".
Il gran finale è a Londra: come vi ha accolto la città?
"È un grandissimo privilegio correre qui. Per noi Londra è casa, i nostri uffici sono ad Hammersmith, quindi vicino a London Excel dove si svolge la gara. Siamo all'unico evento in cui la gara è indoor e outdoor allo stesso tempo. Solo in Formula E possono accadere cose del genere. Abbiamo oltre 2 milioni di appassionati qui nel Regno Unito. Come dicevo, questa per noi è casa. Questo fine settimana c'è il tutto esaurito. Sarà un weekend molto eccitante: infatti, anche se il campionato piloti è già assegnato, quello costruttori ancora no".
Quali sono le novità e gli obiettivi per la prossima stagione?
"Il primo obiettivo è ovviamente quello di continuare ad accrescere il nostro numero di appassionati e di spettatori da casa. Avremo un calendario più vasto, come abbiamo appena annunciato, e questo è già un obiettivo raggiunto. Un paio di gare devono ancora essere confermate e speriamo di poterlo fare entro ottobre. Potremo considerarci soddisfatti se cresceremo almeno con lo stesso ritmo con cui siamo cresciuti negli ultimi dieci anni. Quest’anno siamo cresciuti circa del 30%, l'obiettivo è di crescere ancora di più nella prossima stagione".
La Formula E tornerà in Italia in futuro?
"L’Italia rappresenta un mercato importante per la Formula E. Abbiamo corso là per molti anni e torneremo. Vogliamo tornare in Italia e lo faremo. Ci serve un po' di tempo. Abbiamo provato a correre in un circuito permanente, ma non si è rivelato adatto alla Formula E. Il tracciato era fantastico, gli addetti ai lavori molto competenti, ma la pista non era quella giusta per le nostre monoposto. Stiamo parlando con due o tre città in Italia. Non so ancora quando torneremo perché siamo ancora nelle fasi iniziali. La buona notizia è che l'Italia è interessata a tornare a ospitare la Formula E e ancor più importante la Formula E ha molta voglia di tornare in Italia".
Dunque state pensando di correre anche in tracciati permanenti oppure continuerete solo sui cittadini?
"Il nostro Dna è di correre nel cuore delle città in giro per il mondo e quello rimane il nostro target. Ma è anche vero che le nostre monoposto sono diventate in poco tempo molto più veloci di un tempo e che le tecnologie attuali ci permettono di andare anche in tracciati permanenti per dimostrare quanto veloci sono le nostre vetture. Si tratta di trovare il giusto compromesso tra il nostro Dna, che è correre nei cittadini, e la voglia di mostrare il livello a cui sono arrivate le nostre monoposto, che crescerà ancor di più con quelle di quarta generazione. Ci avvicineremo molto alla Formula 1 come velocità e tempo sul giro".
Ultima domanda: qual è stato il miglior momento della tua stagione secondo lei?
"Avere una monoposto che va da 0 a 200 chilometri orari in 1,8 secondi è un qualcosa di fantastico. Abbiamo dimostrato ancora che queste vetture possono essere le più veloci al mondo e questo è molto importante per noi. Era un obiettivo chiave quando abbiamo fondato la Formula E undici anni fa. Come abbiamo appena annunciato andremo a correre in Spagna, che è la mia terra Natale, quindi personalmente è molto speciale. Gli eventi che abbiamo avuto con Mr. Beast anche sono stati entusiasmanti. Ce n'è stato dunque più di uno di momento speciale. Infine, non posso che fare i complimenti a Oliver Rowland, campione del mondo 2025. Ha disputato una stagione fantastica, si merita il titolo e verrà premiato proprio qui a Londra".