Quando viene ceduto un giovane, il club nerazzurro si tutela inserendo percentuali sulle future rivendite. Ed è quanto potrebbe accadere pure con Oristanio, Satriano, Stankovic e altri venduti ormai tempo fa
Più di 21 milioni, senza contare la decina che l'Inter è vicina ad incassare dal Bruges per l'affare Aleksandar Stankovic (con percentuale sulla futura rivendita e diritto di riacquisto), gli 8 che arriveranno dal Sassuolo per Buchanan e i 7 dal Cagliari per Seba Esposito. È quanto sono fruttate al club nerazzurro le cessioni di svariati giovani nelle ultime stagioni: Oristanio e Filip Stankovic al Venezia (4 e 1,5), Zanotti al Lugano (2,5), Satriano al Lens (5), Agoumé al Siviglia (4), Colidio al River Plate (4,4). Questi sono solo gli esempi più recenti, che nel tempo hanno parzialmente permesso all'Inter di reinvestire costruendo le sessioni di mercato successive. Ma quei 21 milioni potrebbero persino lievitare ad anni di distanza, perché proprio i giovani citati, oltre ai proventi derivanti dalle cessioni, potrebbero portare nelle casse dell'Inter altri soldi ancora. E il motivo è... contrattuale.
clausole e percentuali
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Una strategia precisa che l'Inter segue sul calciomercato quando si priva di un proprio giovane è quella di non perdere definitivamente il controllo del giocatore: spesso gli uomini mercato nerazzurri inseriscono una clausola di riacquisto (come vorrebbero fare per la cessione di Aleks Stankovic al Bruges e Buchanan al Sassuolo), e quando l'acquirente si oppone o per qualche altro motivo non è possibile l'Inter si tutela inserendo una clausola sulla futura rivendita del calciatore. Una pratica sempre più comune, soprattutto quando la cessione arriva da una big. E che può durare anni e anni. È il caso dei giovani citati poco sopra, perché per esempio Oristanio - difficile ipotizzare una sua permanenza a Venezia dopo la retrocessione - "regalerà" all'Inter il 30% della rivendita che il club lagunare realizzerà con la sua cessione. Stesso discorso per Filip Stankovic, la cui percentuale sarà persino più alta toccando il 50% (che in altre parole, se l'Inter volesse, significherebbe un domani ricomprarlo alla metà della cifra che verrebbe versata da un'altra squadra), Zanotti, Satriano e Colidio, per i quali il club nerazzurro si è garantito tra il 20 e il 30% delle rispettive rivendite.
Il caso invece più particolare e contrattualmente complicato riguarda Lucien Agoumé, centrocampista francese che l'Inter acquistò nel lontano 2019 dal Sochaux per una cifra intorno ai 4,5 milioni di euro. Approdato a Milano attanagliato dallo scomodo accostamento a Paul Pogba, Agoumé non è mai riuscito ad imporsi in prima squadra e allora l'Inter ha provato a farlo crescere cedendolo in prestito in giro per l'Europa: Spezia, Brest, Troyes, Siviglia. Ecco, in Andalusia il classe 2002 è finalmente riuscito ad affermarsi (37 presenze complessive nella stagione appena conclusa dopo le 13 di quella precedente), tanto da convincere il Siviglia ad acquistare il suo cartellino per 4 milioni l'estate scorsa. Ma con... doppia postilla, perché anche nel suo caso l'Inter incasserebbe il 50% della rivendita, clausola che il club spagnolo può però abbassare al 10% versando nelle casse nerazzurre altri 4 milioni. Clausole, percentuali e contratti: il mercato di oggi fa guadagnare anche così, ad anni di distanza da una cessione.