John Korir firma una maratona sensazionale a Valencia chiudendo in 2h02’24”, ottavo tempo mondiale di sempre. Giornata difficile per Yeman Crippa
Il keniano John Korir ha vinto da dominatore la 45ª edizione della maratona di Valencia, a cui hanno partecipato 35.000 podisti, con l'ottimo crono di 2h02.24. Ottavo tempo mondiale di sempre. Ventinove anni compiuti martedì scorso il fondista keniano, nelle ultime due stagioni, ha vinto due volte la maratona di Boston oltre a quella di Chicago nel 2024 con il suo precedente personale di 2h02.43. A Valencia si è prodotto nell'attacco decisivo poco dopo il 25° chilometro dopo un passaggio alla mezza maratona di 1h01.47. Fantastica la sua seconda metà gara in 1.00.47. Con un negative split di un minuto esatto. Alle sue spalle sono crollati ben tre primati nazionali. Con il tedesco Amanal Petros secondo in 2h04.03, con il norvegese Awet Kibrab terzo in 2h04.24 ed infine con il giapponese Suguru Ōsako quarto in 2h04.55.
LA GARA DI CRIPPA AI RAGGI X
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Fino al trentesimo chilometro anche l'azzurro Yeman Crippa stava correndo sul ritmo utile per battere il primato italiano di 2h05.24 di Yohanes Chiappinelli. Con passaggi di 29.36 (10 km), 59.22 (20 km) 1h02.40 ( mezza maratona) e 1h29.05 (30 km). Poi, improvvisa, è arrivata la crisi. Con un parziale di 16.08 dai 30 ai 35 km. Addirittura di 17.42 dai 35 ai 40 km. Infine con gli ultimi 2195 metri in 8.05. Per chiudere la gara in 2h11.00. In 38° posizione. Quella di oggi era la sesta maratona della carriera di Crippa. Se c'è da registrare un piccolo passo in avanti rispetto ai ritiri di Londra e dei mondiali di Tokyo, il crono di Valencia è però il più alto fra le sue quattro altre maratone portate a termine. Il 2h08.57 del 2023 a Milano, il 2h06.06 del 2024 a Siviglia ed il 2h10.30 dell'anno scorso ai giochi olimpici di Parigi. Un risultato che certamente farà riflettere Crippa e con lui Massimo Pegoretti, suo tecnico da sempre, se può ancora valere la pena o meno di insistere sulla maratona oppure se non sarebbe meglio ritornare a gareggiare in pista. Dove, tra l'altro, Yemann è primatista nazionale dai 3000 ai 10.000 metri. Fra gli altri italiani in gara citazione d'obbligo per il 28° Riccardo Mugnosso che con 2h13.41 ha stabilito il proprio personale (prec. 2.14.31) nel 2024 a Verona.
LA GARA FEMMINILE
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Fuochi d'artificio anche nella gara femminile vissuta sul grande duello fra le keniote Joyciline Jepkosgei e la sua connazionale Peres Jepchirchir, campionessa mondiale a Tokyo. Un lungo braccio di ferro spezzato dalla Jepkosgei, che domani compirà 32 anni, con un poderoso allungo negli ultimi 4 km arrivando al traguardo in 2h14.00. Quarto tempo di sempre al mondo. Per un'atleta di grande classe che in carriera ha vinto le maratone di Londra e New York. Crono da circolino rosso con 2h14.43 anche per la Jepchirchir. Alle loro spalle, come nella gara maschile, sono caduti tre primati nazionali. Con la belga Chloé Herbiet (terza in 2h20.30), con la finlandese Alisa Vainio (quarta in 2h20.48) e con l'australiana Jessica Stenson (quinta in 2h21.24).










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