A ottobre -0,5% congiunturale per il fatturato di servizi e industria

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 A ottobre 2025 - stima l'Istat - "tornano a diminuire, su base mensile e al netto dei fattori stagionali, sia il fatturato dei servizi sia quello dell'industria; per i servizi sono in calo anche i volumi, che invece sono sostanzialmente stazionari per l'industria".

Il fatturato dell'industria in termini congiunturali diminuisce dello 0,5% in valore e registra un leggero incremento in volume (+0,1%); rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, +1,7% in valore e +2,7% in volume.

Per il settore dei servizi l'Istat stima una diminuzione congiunturale dello 0,5% in valore e dello 0,6% in volume; su base tendenziale +1,5% in valore e +1,2% in volume.

"Nei servizi - indica l'Istat - le flessioni maggiori su base mensile hanno interessato il commercio all'ingrosso, mentre nell'industria la dinamica negativa è stata più marcata per la componente estera". Nel complesso del trimestre agosto-ottobre 2025 "si osserva una lieve crescita congiunturale in entrambi i comparti rispetto al trimestre precedente".

Su base annua, "in termini tendenziali e al netto degli effetti di calendario prevalgono segnali positivi, in valore ed in volume, nei due macrosettori. Gli aumenti più significativi si registrano nelle attività immobiliari per i servizi e nei beni strumentali per l'industria".

Per l'industria, su base congiunturale, "sul mercato interno si rileva una flessione dello 0,2% in valore e un incremento dello 0,7% in volume; su quello estero si registrano cali dell'1,3% in valore e dell'1,0% in volume".

Nei servizi, a livello congiunturale, l'Istat registra "cali sia nel commercio all'ingrosso (-0,8% in valore e -0,6% in volume) sia negli altri servizi (-0,2% in valore e -0,5% in volume)". Nel trimestre agosto-ottobre 2025 il fatturato dell'industria, in termini congiunturali e al netto dei fattori stagionali, è in crescita (+1,0% in valore e +0,9% in volume); per i servizi, l'Istat registra un aumento dello 0,2% sia in valore sia in volume.

A livello tendenziale, nell'industria "la crescita è più ampia sul mercato interno (+1,8% in valore e +3,3% in volume), mentre su quello estero è pari all'1,3% in valore e all'1,6% in volume"; nei servizi, c'è una "diminuzione nel commercio all'ingrosso (-0,5% in valore e -0,6% in volume) a cui si contrappone una crescita negli altri servizi (+3,8% in valore e +2,0% in volume)".

Gli indici corretti per gli effetti di calendario del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano, su base annua, aumenti in tutti i settori; il più marcato riguarda i beni strumentali (+4,1%).

La fiducia delle imprese ai massimi da marzo 2024, ma scende nell'industria

A dicembre 2025 l'indice di fiducia delle imprese aumenta raggiungendo un massimo da marzo 2024: aumenta nei servizi di mercato (da 97,8 a 100,0), rimane sostanzialmente stabile nel commercio al dettaglio (da 107,3 a 107,2) e diminuisce nell'industria (nella manifattura scende da 89,5 a 88,4 e nelle costruzioni da 102,6 a 101,0).

L'indice di fiducia dei consumatori, dopo il calo registrato a novembre 2025, torna ad aumentare: il clima personale aumenta da 94,5 a 96,4, il clima corrente cresce da 98,6 a 100,2, il clima futuro sale da 90,2 a 91,6 e quello economico passa da 96,5 a 97,0. 

A dicembre 2025 - rileva l'Istat -, nel complesso "il clima di opinione degli operatori economici migliora". Per le imprese, "la crescita è sostenuta dal comparto dei servizi di mercato", ed "in base ai giudizi forniti trimestralmente dagli imprenditori della manifattura che operano sui mercati esteri, si riduce la quota di imprese in difficoltà".

Per i consumatori "tutte le componenti dell'indice migliorano ad eccezione delle valutazioni sulla situazione economica dell'Italia e di quelle sull'opportunità di risparmiare nella fase attuale". L'Istat segnala che "quanto alle componenti degli indici di fiducia, nell'industria manifatturiera tutte le componenti registrano una dinamica negativa, mentre nelle costruzioni gli imprenditori giudicano il livello degli ordini e/o piani di costruzione in miglioramento rispetto al mese scorso ma prevedono una diminuzione dell'occupazione presso l'azienda. Con riferimento ai servizi di mercato, si evidenzia un miglioramento di tutte le componenti. Nel commercio al dettaglio le opinioni sulle vendite sono in peggioramento mentre le relative aspettative sono in aumento e le scorte sono giudicate in decumulo".

"In base ai giudizi forniti trimestralmente dagli imprenditori del comparto manifatturiero sui fattori negativi che condizionano l'export, nel quarto trimestre 2025 si stima una diminuzione della percentuale di imprese con difficoltà nell'export".

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