"A Cagliari ero il Diavolo e facevo festa con Nainggolan. Poi Dio mi ha salvato dalla depressione"

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Enrico Locci / LaPresse 05-12-2012 Cagliari Sport Calcio
Cagliari -Pescara  -Coppa Italia 2012/2013  Nella foto: esultanza di  Ribeiro  Thiago   del Cagliari   Locci / LaPresse 05-12-2012 Cagliari (Italy)Sport SoccerCagliari- Pescara- Italian Coppa Italia  2012/2013
In the Photo:     Ribeiro Thiago  of  Cagliari   celebrating the gol

intervista

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Thiago Ribeiro, ex attaccante rossoblù e il buco nero in cui è finito: "Mi pento di aver lasciato la Sardegna, potevo dare di più. Cellino voleva tenermi ma chiesi io di andarmene. Provavo angoscia a vivere, ne sono uscito grazie alla fede. E parlavo da solo, mi rasserenava"

Francesco Albanesi

24 luglio - 13:47 - MILANO

Se 15 anni fa, su YouTube, non fosse comparso un video dal titolo “Thiago Ribeiro (El Diablo)”, la Serie A non avrebbe mai conosciuto il suo diavolo. “Solo gli italiani mi chiamavano così”. Ribeiro ti risponde dal Brasile con un italiano fluente, merito di Michela, la fidanzata con cui passava le serate sarde al chiaro di luna in riva al mare: “La vostra lingua l’ho imparata grazie a lei”. A Cagliari ci ha giocato per due anni, sdoppiandosi tra la vita del calciatore e quella del festaiolo (nei giorni concessi), tra discoteche, churrascoee party in spiaggia insieme a Nainggolan, Nené e Danilo Avelar. Una volta lasciata l’Italia, Ribeiro è entrato in un tunnel che ha accomunato tanti suoi colleghi: la depressione. Dio gli ha teso una mano, dopo otto anni ne è uscito.

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