Alessandro Benetton rilancia
l'attività della Unhate Foundation, recentemente costituita come
ente del terzo settore, aprendo così un nuovo capitolo di un
progetto da lui lanciato nel 2011. La Fondazione si propone di
coinvolgere le nuove generazioni in occasioni di crescita e
sviluppo del proprio potenziale promuovendo solidarietà,
inclusione sociale e sostenibilità attraverso progetti
innovativi.
In particolare, Unhate mira a combattere la cultura dell'odio
agendo sulle sue cause profonde, concentrandosi sulla formazione
dei giovani e offrendo loro nuove opportunità.
Quattro le principali aree di azione: mobilità sociale, per
trasformare il merito in opportunità; educazione, per migliorare
la qualità dei luoghi di formazione; cultura, per promuovere
dialogo e connessione tra generazioni; studi e ricerca, per
generare cambiamenti positivi nelle comunità.
A guidare la fondazione nel ruolo di consigliera delegata è
Irene Boni, in precedenza Ceo di Talent Garden e gm di Yoox,
manager con esperienza nel settore dell'educazione e del
digitale, maturata alla guida di team prevalentemente under 30.
Per coadiuvare il lavoro del Consiglio di amministrazione,
composto da sei membri, Unhate Foundation ha scelto di affidare
a un Comitato scientifico composto in maggioranza da giovani
professionisti, accompagnati da alcuni esperti 'fuori quota', il
compito di individuare le priorità di medio-lungo periodo e le
direttrici progettuali su cui orientare la propria strategia.
Fra di loro figurano Huda Lahoual, 21 anni, podcaster autrice
di "Huda, nessuna e centomila" sui giovani di seconda
generazione in Italia; la pugile Irma Testa, 27 anni; Gabriele
Segre, 37 anni, politologo ed editorialista specializzato in
politiche pubbliche; Claudio Burgio, 55 anni, fondatore della
comunità Kayros e cappellano dell'Istituto penale minorile
Cesare Beccaria di Milano.
"Vogliamo dare vita a un progetto fortemente innovativo -
commenta Benetton - in cui saranno i giovani a decidere per i
giovani. Per questo abbiamo dato vita a un comitato scientifico
la cui età media è 30 anni, coinvolgendo diversi ventenni. Da
loro mi aspetto passione, creatività, voglia di costruire
esperienze positive per i loro coetanei".
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