Impresa di Jonas Vingegaard nella seconda tappa della Vuelta, svoltasi anche questa in territorio italiano, da Alba a Limone Piemonte lungo 159,6 km, caratterizzata dal maltempo. Il danese vincitore di due Tour de France è rimasto coinvolto in una caduta quando mancava una ventina di chilometri al traguardo, ma nonostante una vistosa 'sbucciatura' a un gomito si è rialzato, e con l'aiuto del compagno di squadra Victor Campenaerts, andato a terra e rialzatosi anche lui, è poi riuscito a rientrare in gruppo.
La tappa, con arrivo in salita, si è decisa all'ultimo chilometro e protagonista sfortunato è stato Giulio Ciccone che sembrava aver piazzato la botta vincente e invece è stato 'infilato' proprio da Vingegaard, vittorioso sul 'camoscio' abruzzese per mezza ruota. Seguono nell'ordine d'arrivo terzo David Gaudu (Groupama FDJ), quarto Egan Bernal (Ineos) e quinto Joao Almeida (UAE). Per Vingegaard c'è anche la maglia rossa di leader della classifica generale.
"Oggi si è venuta a creare un'opportunità di vincere e mi sono buttato dentro. Sono felice, perchè era passato parecchio tempo dalla mia ultima vittoria. Sono contento di come mi sono sentito e di come si è comportata la squadra. E sono felice di essere in maglia rossa". Così Jonas Vingegaard dopo aver beffato Giulio Ciccone sul traguardo della seconda tappa della Vuelta, a Limone Piemonte: per il danese è stato il ritorno al successo a quasi sei mesi dall'ultima vittoria. Sul duello in volata con Ciccone, con il danese in rimonta sull'abruzzese che ora è secondo anche in classifica generale a 4" dalla maglia rossa, Vingeaard spiega che "prima dell'ultima curva pensavo fosse impossibile superarlo, ma ho visto che c'era ancora spazio ed è stato necessario per prendersi la vittoria". Ma oggi il danese vincitore di due Tour è anche finito a terra in una caduta che ha coinvolto una decina di corridori a una ventina di chilometri dal traguardo e sull'asfalto bagnato: "Non ci sono conseguenze dopo la caduta - commenta Vingegaard -. Fa sempre male finire per terra, ma non ho sentito alcun dolore. La strada era scivolosa, ma per fortuna le conseguenze sono stati minori".
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