C'è un "deficit democratico che
caratterizza le modalità di decisione" per la realizzazione del
ponte sullo Stretto. Opera peraltro "incompatibile con le norme
europee su appalti pubblici e ambiente".
Ne sono convisti i membri del gruppo Universitari Noponte che
ne hanno ne parlato oggi durante un incontro all'associazione
stampa estera a Roma.
Tra i partecipanti Fabio Rossi che ha introdotto salutando a
nome del gruppo, che annovera oltre 640 universitari di Atenei
italiani, europei ed extraeuropei.
Nadia Urbinati, in collegamento da New York, ha discusso del
deficit democratico che caratterizza le modalità di decisione
dell'opera, denunciando una "deriva dominantista", secondo cui
per la realizzazione delle grandi opere la tecnica domina
rispetto alla società e alla democrazia. Guido Signorino,
mostrando documenti del governo ed elaborati di progetto, ha
evidenziato "molti punti controversi: il progetto è
incompatibile con le norme europee su appalti pubblici e
ambiente; la dichiarazione di 'strategicità militare europea'
del ponte è infondata: Signorino ha mostrato una lettera
ell'Europarlamento che dichiara non reperibile un documento
citato in delibera dal governo e attribuito alla Commissione Ue.
Secondo Signorino "manca inoltre il parere del Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici, superato dall'approvazione
esclusivamente politica del Cipess, contro le prescrizioni dello
stesso Consiglio. Inoltre il pilone lato-Calabria ricade in area
di totale inedificabilità, secondo indicazioni Protezione
Civile, perché il progetto lo disegna a 20 mt da una faglia
'certa' e 'attiva'. L'altezza del ponte poi è stata calcolata
simulando condizioni inadeguate (20°C a fronte di picchi
superiori ai 44°C, traffico stradale 'rarefatto', assenza di
venti e di moto ondoso): il 'franco navigabile' del ponte è
dunque ben inferiore ai 65 metri dichiarati.
Infine "oltre a danneggiare il porto di Gioia Tauro il
progetto è inapprovabile, perché non risponde a una specifica
obbligatoria e le valutazioni economiche del progetto presentano
seri problemi metodologici e si basano su informazioni errate e
su stime contraddette pesantemente dai dati reali (ufficiali e
disponibili)".
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