Occasione persa da Guardiola, che non approfitta del ko del Forest e del pareggio del Chelsea: i Cityzens restano al quinto posto, con l'Aston Villa che si porta a -1
dal nostro inviato Davide Chinellato
6 aprile 2025 (modifica alle 19:56) - MANCHESTER (REGNO UNITO)
Il City perde un’occasione nella corsa Champions. Lo United si prepara con una prestazione discreta per i quarti di Europa League col Lione. Sono i verdetti di un non indimenticabile derby di Manchester, una partita equilibrata ma con emozioni col contagocce che finisce nell’unico modo possibile per quanto visto dai quasi 74mila di Old Trafford: con uno 0-0. Serve poco al City, che resta quinto con 52 punti e una lunghezza di ritardo dal Chelsea: finisse oggi sarebbe Champions, ripartenza importante per il piano di rilancio dopo la peggior gestione dell’era Guardiola, ma considerato che i Blues hanno pareggiato e il Forest ha perso una vittoria sarebbe stata decisamente più utile. Allo United questo pareggio in cui non ha sfigurato serve per preparare l’unica coppa che gli interessa in questo finale di stagione, l’Europa League, il suo passaporto per giocare una competizione continentale il prossimo anno. A patto di vincerla, ovviamente.
LE CHIAVI
—
Equilibrio tanto, emozioni poche. Guardiola continua i suoi esperimenti per capire come giocare senza Haaland: punta su un 4-3-3 con De Bruyne falso 9 con Foden e Marmoush molto vicini a lui, ma il giochino funzionerebbe meglio se il belga e l’inglese fossero al top della condizione, non alla sua perenne ricerca. Funziona poco anche perché Nunes e O’Reilly sugli esterni stavolta non pungono, e la musica non cambia nemmeno dopo le sostituzioni nella ripresa. Amorim ha un solo credo calcistico, il 3-4-2-1 che sta provando a far imparare a memoria al suo United. I lavori sono chiaramente ancora in corso, ma il tecnico portoghese vede abbastanza progressi per dire che il prossimo anno vuole provare a lottare per il titolo. Intanto ha capito che l’ex Lecce Dorgu a sinistra è stato un acquisto azzeccato, uno che interpreta il ruolo di esterno proprio come serve perché il modulo di Amorim funzioni. In attacco pochi lampi, perché Bruno Fernandes ha meno idee del solito e Garnacho funziona ancora troppo a tratti. L’occasione migliore ce l’ha Zirkzee, in campo da metà ripresa al posto dello spento Højlund, ma Ederson compie l’unica vera parata della partita per negagliela. Confermando che questo derby di Manchester è finito nel modo più giusto.
LA PARTITA
—
Più City che United nel primo tempo, ma le emozioni (tolto il contropiede dopo 40 secondi di Garnacho che Dias stoppa giusto qualche centimetro fuori area) sono poche e lo 0-0 l’unico risultato possibile. Si riparte con Bernardo Silva subito ammonito, Foden che spreca la miglior chance della partita fino a quel punto e che al 57’ viene rimpiazzato da Doku. È la prima di una serie di sostituzioni che non cambiano l’essenza della partita, che resta piatta. Né il risultato.