Un super Provedel e il palo salvano la Lazio: l'Atalanta spinge ma non passa

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Sarri perde anche Cancellieri e nella ripresa deve ringraziare un super Provedel, miracoloso su Lookman. Legno interno di Zappacosta

Dal nostro inviato Matteo Brega

19 ottobre 2025 (modifica alle 19:57) - BERGAMO

Finisce 0-0 tra Atalanta e Lazio: i bergamaschi rimangono imbattuti nelle prime 7 giornate, mentre i biancocelesti infilano il terzo risultato utile di fila.

TROPPO ORIZZONTALI

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Juric rinuncia a De Roon in mezzo al campo e sceglie Pasalic come compagno di Ederson al centro. L’allenatore croato lancia dal 1’ De Ketelaere con Sulemana e Lookman ancora “falso nueve”. Sarri recupera Guendouzi dalla squalifica e Marusic-Zaccagni dall’infermeria. Questo consente al tecnico toscano di virare sul 4-3-3 con l’ex Verona, Dia e Cancellieri in attacco. Prima dell’avvio grande festa allo stadio per i 118 anni della società: tutti a dipingere le tribune con cartelli neri e azzurri e una scritta che riempie le due curve: “Da 118 anni simbolo della stirpe orobica, indomita e fiera. Orgoglio di Bergamo e di una provincia intera”. Il migliaio di tifosi laziali replica con una scenografia manuale: un guanto bianco e uno blu per tutti. I primi venti minuti scivolano via senza sussulti robusti. Due squadre che amano cercare la profondità per andare ad arredarla si ritrovano schiacciate in un possesso palla più orizzontale. Così i vari Lookman, Sulemana, Zaccagni e Cancellieri non si accendono mai veramente. Al 22’ Sarri deve affrontare l’ennesimo infortunio: Cancellieri esce tenendosi una mano sotto al gluteo sinistro, dentro Isaksen. La partita incastrata è testimoniata anche dalle statistiche: solo al 31’ arriva il primo tiro verso la porta ed è la punizione di Basic che Carnesecchi respinge. E il primo tempo si chiude sullo 0-0. 

PRESSIONE BERGAMASCA

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L’intensità non manca nemmeno nella seconda parte di gara quando la partita si apre un po’ di più rispetto alla prima. Le tre punte di Juric e quelle di Sarri hanno maggiori spazi per cercare nell’uno contro uno qualche sorpresa. De Ketelaere prova a togliere riferimenti, muovendosi tra le linee per spostare le marcature laziali. Sale la mareggiata nerazzurra e costringe la Lazio a difendersi per lunghi tratti nella propria metà campo. Tant’è che Sarri a un quarto d’ora dalla fine prova a offrire nuovi soluzioni ai suoi inserendo Vecino e Pedro. Ma la sostanza non cambia: la Dea spinge annullando i tentativi di risalire la corrente laziale. Finisce però 0-0, con un Provedel protagonista e un palo a negare la vittoria all’Atalanta.

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