Un po' Mozart e un po' Diavolo: sessant'anni di Drazen Petrovic, la sua eredità

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  Drazen Petrovic #3 of the New Jersey Nets celebrates against the Cleveland Cavaliers during Game three of Round one of the 1993 NBA Playoffs circa 1993 at Brendan Byrne Arena in East Rutherford, New Jersey.  NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and/or using this Photograph, user is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement.  Mandatory Copyright Notice:  Copyright 1993 NBAE  (Photo by Lou Capozzola/NBAE via Getty Images)

la stella

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È nato jugoslavo, è morto croato. Il 22 ottobre del 1964 veniva alla luce (con una malformazione congenita alle anche) uno dei geni più talentuosi del basket che, da Sebenico, con un passaggio a Madrid, riuscì a conquistare la Nba. Fino a quel maledetto incidente stradale... 

Paolo Marcacci

22 ottobre - 13:58 - MILANO

Un'immagine ci viene, pensando a lui, talmente visionaria da essere azzeccata: il canestro che è un'acquasantiera e il diavolo che fa in modo di schiacciarci dentro il pallone. Eresia? Forse, ma è in ogni caso più offensivo il sacrilegio del tempo che si deruba da sé, che sottrae giorni ai suoi giorni, disperdendo per strada, è il caso di dirlo, le emozioni che un bel po' di mondo avrebbe condiviso. Sbalzato fuori dall’abitacolo, il campione era volato via, senza pallone e senza canestro. Senza più record da aggiornare, senza quel margine di grandezza assoluta ancora da colmare, senza gli anni del suo apice di atleta che lo aspettavano e che soprattutto gli spettavano, a ventotto anni, con tanta gloria già disseminata alle spalle, in un Paese nel frattempo riemerso dalle ceneri dei tanti che non avrebbero potuto raccontarlo.

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