Un milione di dollari per studiare la flessibilità del cervello

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Un milione di dollari per studiare come il cervello riesce ad adattarsi a situazioni e contesti diversi, mettendo in atto comportamenti flessibili ma efficaci: è il premio assegnato dalla Fondazione Giovanni Armenise Harvard al neurobiologo italiano Angelo Forli, che grazie a questo finanziamento lascerà gli Stati Uniti per aprire il proprio laboratorio all'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Oltre ad allestire la struttura necessaria, il premio permetterà anche di costituire una squadra di ricerca formata da cinque persone.

"Il nostro cervello genera una forma di ‘intelligenza naturale’ che ci consente comportamenti flessibili - afferma Forli - rendendoci capaci di generalizzare e affrontare situazioni impreviste: studiare come il cervello raggiunge questa versatilità è cruciale. Capire questi processi, infatti, significa comprendere cosa accade quando l’adattamento si interrompe, come in alcune malattie neurologiche - continua il ricercatore - ma anche gettare le basi per sviluppare nuove tecnologie più intelligenti e versatili".

Il progetto di ricerca prevede uno studio approfondito di una regione chiave per la memoria e l’apprendimento: l’ippocampo, la stessa che viene colpita nell’Alzheimer. Il gruppo cercherà, dunque, di svelare quali algoritmi permettano ai circuiti di questa regione di coordinare il comportamento flessibile e quali meccanismi vengano compromessi in caso di malattia. 

Ma non solo: i ricercatori esploreranno anche la nuova frontiera della cosiddetta 'intelligenza rigenerativa'. "Esistono organismi che riescono a ricostruire organi perduti o danneggiati - commenta Forli - come il midollo spinale, la retina o persino porzioni del cervello e del cuore. Nel nostro laboratorio vogliamo studiare come le reti neurali riacquisiscano il controllo di un organo rigenerato".

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