Trump: "Sto salvando l'Ucraina, guerra con Russia sta per finire"

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Il presidente degli Stati Uniti a The Atlantic: "Senza di me, Ucraina distrutta"

Donald trump Donald trump

29 aprile 2025 | 20.37

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"Io sto salvando l'Ucraina. Credo che quella nazione verrà distrutta rapidamente, diciamoci la verità. Se non fosse per me...". Donald Trump si considera il salvatore dell'Ucraina, anche se la guerra con la Russia prosegue e il cessate il fuoco definitivo rimane lontano. Il presidente degli Stati Uniti parla in una lunga intervista a The Atlantic, la testata che ha rivelato le chat 'top secret' con i piani d'attacco americani allo Yemen, e tocca numerosi argomenti. L'Ucraina e la mediazione americana vengono ampiamente trattati.

"Io ho dato le armi per fermare i tank"

Perché Trump non sembra solidale con i paesi aggrediti come hanno fatto in passato altri presidenti? "Io penso di esserlo. Credo di salvare quella nazione", dice riferendosi all'Ucraina. "Credo che quella nazione sarà annientata molto presto. È una grande macchina da guerra", aggiunge riferendosi alla Russia di Vladimir Putin.

"Diciamolo chiaramente. E se non fosse stato per me... Sono stato io a dare loro i Javelin che hanno distrutto i carri armati russi. Sapete, quel momento con i carri armati è stato un momento cruciale, quando i tank sono rimasti impantanati nel fango e io ho dato loro un numero enorme di Javelin. E' stato un momento cruciale perché se quei carri armati si trovavano a 115 chilometri da Kiev e avrebbero preso il controllo di Kiev. La guerra sarebbe finita in un giorno", dice Trump, rivendicando il proprio ruolo di mediatore. "Il primo ministro della Norvegia - una persona estremamente rispettabile - dice che senza il presidente Trump questa guerra non finirebbe mai. Io sto rendendo un grosso servizio all'Ucraina, ci credo".

Le armi contro Putin? "Non per forza munizioni"

Se Putin si mostrasse poco incline al dialogo, gli Usa aumenterebbero il sostegno all'Ucraina? "Non si deve parlare per forza di armi, non devono essere armi con munizioni. Possono essere armi con sanzioni, con sanzioni bancarie. Ci sono tante altre armi", dice Trump, che fa una distinzione netta tra l'Ucraina e il suo leader Volodymyr Zelensky. "Non sono per forza dalla parte di Zelensky, ma sono dalla parte degli ucraini. Ho avuto momenti difficili con Zelensky", dice ripensando allo scontro andato in scena il 28 febbraio alla Casa Bianca.

La lite con Zelensky

"L'avete visto qui, quando era seduto proprio su quella sedia, non riusciva proprio a capirci niente. Tutto quello che doveva fare era stare zitto. Aveva raggiunto il suo obiettivo. Io ho detto 'stiamo lavorando per risolvere il problema', lui doveva dire 'ok'. E invece ha detto: 'No, no, anche noi abbiamo bisogno di sicurezza'. Ho detto: 'Sicurezza?. Non so nemmeno se saremo in grado di porre fine alla guerra'. E poi ha fatto la dichiarazione, ha detto che hanno combattuto da soli, non hanno ricevuto alcun aiuto. Ho fatto notare 'vi abbiamo aiutato con 350 miliardi di dollari e l'Europa vi ha aiutato con molto meno denaro', altro dettaglio che mi dà fastidio".

L'intervista risale alla scorsa settimana. Trump si dice convinto che la guerra "durerà più o meno una settimana. Siamo agli ultimi colpi. E ripeto, questa è la guerra di Biden. Non voglio farmene carico. Non sarebbe mai dovuta accadere. Non sarebbe mai iniziata, come è vero che lei è seduto qui".

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