Tesla, l'ultima moda: gli adesivi contro Elon Musk

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La svolta politica del "guru" a favore di Trump non è piaciuto a tanti clienti che stanno tappezzando le loro auto con stickers critici. Creando un piccolo fenomeno di mercato

Maurizio Bertera

20 novembre 2024 (modifica alle 17:12) - MILANO

Che Elon Musk, fondatore e capo di Tesla (e non solo) sia un personaggio divisivo è noto. Come è indubbio che le sue posizioni politiche, in particolare il recente appoggio alla campagna elettorale di Donald Trump e il suo coinvolgimento nella squadra del prossimo Presidente degli Stati Uniti come capo del Dipartimento per l’efficienza del Governo, abbiano alienato una parte dei suoi sostenitori. Persino tra i proprietari di auto Tesla, che potevano essere annoverati tra i primi e maggiori fedeli del "guru" di origine sudafricana. La reazione negativa ha dato vita a un fenomeno curioso che sta facendo parlare tutti i media di oltreoceano: la diffusione di adesivi anti-Musk per paraurti che esprimono dissenso nei confronti del magnate. Dietro c'è la classica storia americana dove l'idea, anche con una missione sociale, diventa un valido business.

SUBITO VIRALI

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L’ideatore degli adesivi anti-Musk è Matthew Hiller, un impiegato americano che nel tempo libero crea questi oggetti con il suo brand Mad Puffer Stickers. La decisione di realizzare adesivi contro il fondatore di Tesla è nata da un’esperienza personale: Hiller, inizialmente intenzionato ad acquistare una Tesla, ha cambiato idea dopo aver assistito ad alcuni comportamenti controversi di Musk su X (ex Twitter). Convinto che molti altri proprietari di Tesla condividessero il suo disappunto, ha realizzato il primo adesivo con la scritta: “L’ho comprata prima di sapere che Elon fosse pazzo“. Inizialmente, Hiller ha prodotto solo una manciata di adesivi, venduti in un negozio fisico. Tuttavia, grazie al passaparola e alla condivisione di foto online, gli adesivi sono diventati subito virali, raggiungendo un picco di vendite di 250-300 al giorno dopo le discusse apparizioni di Musk ai comizi nella campagna di Trump. E sull’onda del successo del primo degli adesivi anti-Musk, Hiller ha ampliato l' offerta, creando nuove varianti, non originalissime, come “Club Tesla Anti-Elon” e “Zitto Elon“. 

ELON NON COMMENTA

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L’adesivo originale è diventato un vero best-seller, viaggia al quarto posto nella classifica degli adesivi più venduti su Amazon, dopo essere stato al primo posto per diversi mesi. A un certo punto, la sua popolarità ha quasi superato quella degli adesivi di Trump e Kamala Harris, i due candidati alla Casa Bianca nelle elezioni di inizio novembre. Ad oggi, le vendite totali degli adesivi anti-Musk hanno superato i 10.000 pezzi, con una media di 180 adesivi venduti al giorno. Considerando il crescente numero di Tesla vendute ogni anno, Hiller potrebbe avere il potenziale per espandersi ulteriormente ma è anche vero che il fenomeno potrebbe sgonfiarsi con il passare del tempo. Per ora, Musk non ha commentato minimamente la vicenda. Martedì scorso, proprio insieme al neo-presidente, ha seguito il lancio del sesto test in volo, senza equipaggio, per la nave spaziale Starship, pronta a essere completamente e rapidamente riutilizzabile per destinarla alle future missioni sulla Luna e su Marte. Il lancio è avvenuto presso la Starbase, situata nei pressi della Boca Chica Beach, sud del Texas. Chissà se qualcuno, entrando alla base, riuscirà a piazzare qualche adesivo ostile anche lì...

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