
I ricercatori hanno invitato alla massima cautela in attesa di ulteriori indagini che possano chiarire gli ultimi dubbi
Daniele Particelli
7 giugno - 16:36 - MILANO
La leucemia è uno dei tumori del sangue più diffusi insieme al linfoma e al mieloma, capace di colpire, secondo le più recenti stime dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, circa 4.700 uomini e 3.200 donne in Italia ogni anno. Ad oggi la causa della leucemia è sconosciuta, ma negli anni sono emersi elementi a supporto del fatto che sia fattori genetici che fattori ambientali possano avere un ruolo importante nella proliferazione anomala delle cellule staminali alla base della malattia.
L'AIRC sottolinea che, negli adulti, esiste un collegamento tra l'esposizione a dosi massicce di radiazioni e alcuni tipi di leucemia, così come esiste un'associazione con l'esposizione a sostanze chimiche come il benzene, un componente naturale del petrolio, e la formaldeide, un composto organico presente anche in natura e utilizzato nell'industria chimica. Stando a uno studio da poco pubblicato, anche un ingrediente che troviamo nelle bevande energetiche, la taurina, potrebbe favorire la crescita di tumori mieloidi come la leucemia.
Taurina, lo studio su un possibile legame con le leucemie
—
A lanciare l'allarme è uno studio condotto dai ricercatori del Wilmot Cancer Institute dell’Università di Rochester, secondo il quale la taurina, un amminoacido non essenziale prodotto naturalmente dal nostro organismo e presente anche in diversi alimenti e molto utilizzato negli integratori e nelle bevande energetiche, potrebbe contribuire allo sviluppo di tumori del sangue, promuovendo la glicolisi, il processo che consente alle cellule di ricavare energia dal glucosio, all’interno delle cellule tumorali.
Gli scienziati hanno scoperto che le cellule leucemiche non sono in grado di produrre da sole la taurina e quindi si affidano a un trasportatore specifico, codificato dal gene SLC6A6, per prelevarla dall’ambiente circostante, in particolare dal microambiente del midollo osseo. È proprio in questo contesto, dicono i ricercatori, che la taurina sembra svolgere un ruolo chiave: quando viene assorbita dalle cellule tumorali, stimola la glicolisi e favorisce la proliferazione del tumore.
Bloccando l’accesso della taurina a queste cellule tramite strumenti genetici, come emerso dai risultati dello studio pubblicati sulla rivista Nature, i ricercatori sono riusciti a rallentare o fermare la crescita della leucemia in modelli murini e campioni umani. "I nostri dati suggeriscono che sarebbe utile sviluppare metodi efficaci per impedire alla taurina di entrare nelle cellule leucemiche", ha dichiarato la professoressa Jeevisha Bajaj, coordinatrice dello studio.
Il team ha sottolineato che questo meccanismo riguarda diversi sottotipi di leucemia mieloide, dalla leucemia mieloide acuta (LMA) alla leucemia mieloide cronica (LMC), passando per le sindromi mielodisplastiche (MDS), tutte originate dalle cellule staminali del sangue presenti nel midollo osseo. I risultati riscontrati dai ricercatori, però, derivano da esperimenti in laboratorio e su animali e non permettono quindi di stabilire un rapporto di causa-effetto diretto tra l’assunzione di taurina e lo sviluppo della leucemia negli esseri umani.
Studi precedenti, inoltre, avevano evidenziato effetti protettivi della taurina su altri tipi di tumore, come quelli gastrici. Da qui l'invito dei ricercatori alla massima cautela, in attesa di ulteriori indagini che possano chiarire gli ultimi dubbi. L’oncologa Jane Liesveld ha sottolineato che "i livelli locali di taurina nel midollo osseo possono aumentare la crescita della leucemia", invitando quindi a valutare con attenzione l'uso di integratori ad alto dosaggio in persone con diagnosi o rischio di tumori del sangue.