Per il direttore generale di
Confindustria Maurizio Tarquini, "l'intelligenza artificiale è
una realtà, ma restano ancora passi importanti da compiere" ed è
"fondamentale investire sul rafforzamento delle competenze, non
solo tecniche ma anche culturali". Lo ha detto intervenendo a
Orizzonti digitali, appuntamento promosso da Confindustria
Umbria.
"Pensiero critico, consapevolezza e formazione - ha
sottolineato Tarquini - sono leve decisive per affrontare con
successo questa trasformazione. Più un Paese riesce a fare
questo, più potrà vincere la sfida dell'IA. In Italia, come
spesso accade, siamo a macchia di leopardo. Recentemente abbiamo
presentato un Rapporto sull'utilizzo operativo dell'IA in
azienda, in cui sono stati raccolti 240 casi d'uso reali da 70
imprese italiane. Le grandi aziende, per fortuna, sono partite
molto bene, ma non rappresentano da sole il Paese. Abbiamo
bisogno che il maggior numero possibile del tessuto
imprenditoriale segua questa strada. Il nostro obiettivo è
diffondere questi casi d'uso, generare curiosità e accompagnare
le imprese".
Secondo il direttore generale di Confindustria "il problema
però è che per utilizzare l'IA in azienda, l'impresa deve essere
digitalizzata". "E su questo - ha aggiunto -, pur migliorando
giorno dopo giorno, non possiamo ancora dirci soddisfatti. C'è
ancora molto da fare. Su questo fronte, chiederemo non solo di
proseguire con i fondi del Pnrr, ma di affiancare una strategia
di lungo termine, in cui il governo consideri l'investimento nel
digitale come il più rilevante per il futuro del Paese".
L'evento di Perugia è stato promosso da Confindustria
Umbria, Umbria digital innovation hub, Ance Umbria, Umbria
Business School e Its Academy. Ha proposto un insieme di
incontri che hanno affrontato alcune delle questioni più urgenti
e innovative legate all'AI. Il direttore generale di
Confindustria è intervenuto al panel "I volti dell'intelligenza
artificiale".
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