Storia di un parrucchiere mancato arrestato perché guidava troppo piano

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 Carlos Arroyo #8 of the Miami Heat drives against Luc Richard Mbah a Moute #12 of the Milwaukee Bucks on January 4, 2011 at American Airlines Arena in Miami, Florida. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and/or using this Photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory copyright notice: Copyright NBAE 2011   James Riley/NBAE via Getty Images/AFP (Photo by James Riley / NBAE / Getty Images / Getty Images via AFP)

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Una vita tra Nba ed Eurolega, la definizione "nuovo Stockton", e la nuova carriera come cantante e produttore discografico, capace di far ballare il reggaeton a Pat Riley in spogliatoio: Carlos Arroyo, una vita mai senza ritmo

Massimo Oriani

19 novembre - 12:55 - MILANO

Una moto della polizia accende le sirene. L'auto procede lentamente, troppo lentamente. La tv americana ci ha mostrato per anni i folli inseguimenti sulle strade della California, gli elicotteri che riprendono dall'alto la scena, che finisce regolarmente allo stesso modo: il delinquente che abbandona il mezzo, se ne scappa a piedi, e viene catturato. Stavolta è diverso. Il conducente non si ferma - vero - ma non scappa. Non era mai scappato in vita sua.

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