Il ct della Serbia si schiera senza troppi giri di parole con il suo attaccante e critica la gestione di Thiago
"Ho una buona e alta opinione di Vlahovic e delle sue qualità” ha detto direttamente dal ritiro della Serbia Dragan Stojkovic, il commissario tecnico del numero 9 della Juventus. E d’altronde è difficile pensare il contrario viste le recenti statistiche di Dusan; chi avrebbe convocato una punta che nel suo campionato nell’anno solare, ovvero da gennaio a oggi, ha giocato appena 153 minuti, meno di 20 a partita?
Le decisioni di Motta si sono abbattute su DV9 come una forza centrifuga fortissima che ha spinto sempre più ai margini della squadra il gioiello più caro di Madama, quello più pagato che ha assistito da spettatore, deriso e fischiato dai suoi ex tifosi, ai 90 minuti di tracollo del Franchi. L’ultima pausa per le nazionali dunque arriva per Dusan quasi come una boccata d’ossigeno. Campo, minuti, fiducia: Stojkovic ha già iniziato a riconsegnare al suo centravanti tutto questo perché “qui ha l'opportunità di dimostrare che quello che gli stanno facendo non va bene”.
"con me giocherà sempre"
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Il messaggio è partito forte e chiaro, consegnato al destinatario Thiago che sta vivendo il momento più delicato della sua esperienza juventina. Insomma, la Serbia si fa ancora sentire con l'allenatore italo-brasiliano e dopo la puntura dello stesso Vlahovic dello scorso novembre (“Mi piace giocare con un altro attaccante di fianco, ma dipende anche dall'allenatore. Stojković non mi ha obbligato a fare tanti compiti difensivi…”) ora ecco quella del suo ct. “Nel calcio arriva un momento in cui si respira un'aria negativa nel club - ha proseguito Stojkovic -. Non entrerò nei dettagli e non commenterò il motivo per cui non gioca e se invece dovrebbe essere impiegato di più. Sono affari loro. Ogni giocatore ha momenti positivi e negativi nella propria carriera, noi apprezziamo Dusan come uno dei tasselli più importanti del nostro gioco". E infine una promessa: "Con me giocherà sempre".