Stella punge: "Sospetti sulla McLaren? I rivali dovrebbero tornare in fabbrica per lavorare"

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Il team principal di Woking: “Finché non guarderanno loro stessi ma i dettagli sulla nostra macchina, sarà un vantaggio. Continueremo lo sviluppo per migliorare la velocità in curva”

Giusto Ferronato

Giornalista

17 maggio - 11:24 - MILANO

L’istrionico e (soprattutto in Italia) iconico Julio Velasco ama da sempre ricordare che chi vince festeggia e chi perde spiega. In Formula 1 nelle spiegazioni di chi perde si aggiungono spesso accuse e sospetti sui vincitori. E così anche questo inizio di stagione 2025 non ha fatto eccezioni: nel mirino degli avversari c’è ovviamente la McLaren. A Imola i protagonisti sono tornati a parlare della velocità delle vetture di Woking, in particolare di come riescano a sfruttare meglio di tutti i pneumatici, con una finestra ottimale di utilizzo che per gli avversari è ancora un rebus. E allora via ai soliti sospetti sull’utilizzo di materiali ai confini della legalità. Ma la realtà attuale, certificata da tutti i severi controlli della Federazione internazionale, è che il team inglese ha una vettura regolare e che lo staff tecnico guidato da Rob Marshall, ex Red Bull, ha sin qui fatto un lavoro migliore degli altri.

via i sassolini

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I sospetti sulle capacità della McLaren di vantaggi termici (non regolamentari) nell’impiego dei pneumatici si sono aggiunti alle accuse che risalgono al 2024 di flessibilità illegale degli alettoni o di acqua all’interno delle gomme. A Imola, dove Oscar Piastri e Lando Norris hanno confermato la superiorità fin dalle prove libere, il team principal Andrea Stella si è voluto togliere non pochi sassolini dalle scarpe e alla domanda sui sospetti dei rivali ha risposto così: “Per noi è una buona notizia quando i rivali si concentrano, anziché su loro stessi, su aspetti che presumono siano presenti sulla nostra macchina, ma che in realtà non lo sono affatto. E anche se ci fossero, tipo una certa flessione dell’ala anteriore, che comunque tutti hanno, non è quello il motivo per cui la McLaren è così competitiva. Spero che in futuro ci siano ancora più di queste storie, perché significa che i nostri rivali continuano a concentrarsi sulle cose sbagliate. E per noi, questo è solo un vantaggio”.

tutto regolare

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I controlli della Fia non hanno mai riscontrato nulla di irregolare. Dunque, fino a prova contraria, si dovrà assumere che la McLaren ha svolto un lavoro migliore in termini di progettazione, carico aerodinamico, struttura delle sospensioni e quant’altro. Questo significa che gli avversari potrebbero necessitare di tempo che forse non c’è nemmeno per colmare questo gap. Stella ha sorriso a questa sottolineatura: “Vorrei dare la risposta sbagliata così da mandare i nostri rivali fuori strada – ha ironizzato l’ex ferrarista - ma dirò questo: in tanti anni in Formula 1, ho imparato che bisogna concentrarsi su se stessi. Quando ti distrai troppo guardando cosa fanno gli altri, di solito è un campanello d’allarme. È il segnale che devi tornare in fabbrica e ripartire. Quindi, temo di aver dato la risposta giusta, e magari adesso ho aiutato anche i nostri rivali”.

la direttiva

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Dal GP di Spagna entrerà in vigore la direttiva tecnica della Fia che impone su carichi statici un valore minore di flessibilità delle ali, quello su cui tutti gli avversari contano per vedere una McLaren, se non stravolta, per lo meno condizionata nelle prestazioni. Così che il campionato ritrovi incertezza. Stella ha però chiarito che a Woking non se ne stanno con le mani in mano: “La MCL39 è competitiva e Miami è stata la pista in cui i punti di forza si sono manifestati meglio – ha detto l’ingegnere di Orvieto – sappiamo però bene che su altri circuiti, come in Arabia Saudita o in Giappone, la storia è diversa. Per mantenere il vantaggio dovremo sviluppare e aggiornare la macchina perché nessuno sta fermo. Noi abbiamo in programma di aggiornare la MCL39 per renderla ancora più adatta a una gamma più ampia di condizioni e velocità in curva”.

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