Sport e inclusione, attrici ed ex atleti partecipano alla Space Games Edition di Bebe Vio

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Da giovedì 12 giugno il via all'evento con otto squadre. Tra i presenti anche nomi noti dello sport e del cinema come Cortellesi e Campana, ma anche Castrogiovanni, Molfetta, Materazzi, Corradi e Scarantino

Simone Corbetta

6 giugno - 16:21 - ROMA

Nella prestigiosa sala fiaccole del Coni è stata presentata la tredicesima edizione dei WEmbrace Games, l’iniziativa a scopo benefico ideata da Bebe Vio Grandis e portata avanti dall’associazione art4sport onlus, che si svolgerà giovedì 12 giugno allo stadio dei marmi del Foro Italico a partire dalle 20. Un’edizione particolare, ribattezzata Space Games Edition, perché questi giochi si spingono oltre ogni limite. 

numeri e atleti

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Saranno otto le squadre che prenderanno parte a questi WEmbrace, con persone provenienti da ogni parte d’Italia e di tutte le età. Molti i personaggi noti, come Martin Castrogiovanni (rugby), Bernardo Corradi (calcio), Stefano Fiore (calcio), Marco Materazzi (calcio), Carlo Molfetta (taekwondo), Mirco Scarantino (pesi), Carl Brave (cantautore) Paola Cortellesi (attrice), Amanda Campana (attrice), solo per citarne alcuni. 

tutto è possibile

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L’evento sarà gratuito, con la possibilità di fare una donazione all’associazione art4sport. “Quest’anno voglio vincere assolutamente, sono più agguerrita del solito, visto che sono arrivata ultima lo scorso anno - commenta scherzando Bebe Vio Grandis -. La cosa fantastica di ogni edizione è che ogni anno c’è un qualcosa in più: più ragazzi che partecipano, più gente fra il pubblico e sicuramente più persone che conoscono lo sport paralimpico. Per noi è iniziato tutto come un sogno, quello di creare questa associazione, di aiutare tanti ragazzi a fare sport e poi quello di fare dei grandi eventi come questo dove le persone possano scoprire il mondo della disabilità. Quello che facciamo è semplice, ovvero far conoscere lo sport paralimpico e far capire che è possibile praticarlo con qualsiasi tipo di disabilità. Mi piace pensare - racconta - di essere quella che tira fuori le persone da casa, ma non per forza quelle con disabilità, persone in generale, tutti quelli che magari perdono più tempo a lamentarsi che effettivamente a far qualcosa”. 

futuro e academy

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Sul suo futuro: “Prima di tutto devo salvaguardare il mio fisico, sto cercando di rimettermi in sesto, sono in fase di recupero. Sicuramente ho la testa che va a duemila rispetto al resto del corpo (ride, ndc). Comunque, in palestra vado ogni giorno, ma non quanto vorrei. Stiamo cercando di fare un percorso ragionato per farmi tornare al top della forma”. Scherza poi su Claudio Ranieri: “Ovvio che da romanista lo vorrei come mister della mia squadra, vediamo se ce la facciamo…”. Sulla sua Academy: “Stiamo andando benissimo, qui su Roma siamo al centro sportivo della Sapienza e abbiamo moltissimi ragazzi. Siamo fermi per la pausa estiva, ma stiamo anche valutando di poter realizzare delle giornate per portare i ragazzi a fare surf ed altre iniziative in linea con la stagione, per poi ripartire a settembre”.

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