Il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha reso dichiarazioni spontanee

29 aprile 2025 | 19.59
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"Ho reagito sparando dopo essere stato aggredito. Mi dispiace, chiedo perdono". Tra le lacrime, rendendo dichiarazioni spontanee davanti al gip di Palermo, Salvatore Calvaruso avrebbe ammesso, come si apprende, di avere sparato diversi colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica, dopo una rissa nel centro di Monreale (Palermo), e poi avrebbe chiesto perdono alle famiglie delle vittime. Nella sparatoria sono stati uccisi tre ventenni, Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli.
Il giovane dello Zen si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha confermato di avere sparato esplodendo diversi colpi di pistola. Era con un amico, che non è stato ancora identificato. Avvalendosi della facoltà di non rispondere il gip non ha potuto fare domande all'indagato che ha ribadito di essere "dispiaciuto".
Il giovane sostiene di essere stato aggredito da "un gruppo di giovani della zona" mentre era davanti al bar 365 in via D'Acquisto dopo un diverbio sfociato in una rissa. A quel punto avrebbe impugnato la pistola e ha fatto fuoco. La decisione del gip è attesa tra stasera e domani.
Eseguite le autopsie
Salvatore Turdo, 23 anni, è stato ucciso da due colpi di pistola che lo hanno raggiunto all'addome e al torace. Mentre Massimo Pirozzo, 26 anni, è stato ucciso da un colpo di pistola al collo. E' quanto emerge dall'esame autoptico eseguito questa sera al Policlinico di Palermo. Domani mattina sarà la volta di Andrea Miceli, la terza vittima della strage di giovani a Monreale.
Per ricordare le tre giovani vittime, il Comune di Monreale per stasera ha organizzato una fiaccolata.
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