Sinner re del cemento: perché su questa superficie Jannik è imbattibile

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Italy's Jannik Sinner holds the trophy after winning the final match of the ATP World Tour Finals against Taylor Fritz of the United States at the Inalpi Arena, in Turin, Italy, Sunday, Nov. 17, 2024. (AP Photo/Antonio Calanni)

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Oltre al trionfo in Davis Jannik ha conquistato i tre tornei più importanti sul veloce nella stessa stagione: l'unico a riuscirci dopo Federer e Djokovic. Ha perso solamente tre sfide su questa superficie e ha aspetti del gioco che lo rendono imbattibile. E per il 2025...

Francesco Sessa

22 novembre - 00:09 - MILANO

Il cemento è un acceleratore di ambizioni. La palla da tennis va più veloce come la carriera di Jannik Sinner: è lì, sul duro, che il numero 1 del mondo si è scoperto una macchina perfetta, spesso ingiocabile. I tre tornei più importanti dell’anno sul cemento sono stati di Jannik: i due Slam (Australian Open e Us Open) e le Atp Finals. Dal caldo di Melbourne all’indoor di Torino, passando per l’umidità newyorkese: non c’è fattore esterno – nemmeno il caso Clostebol, tema caldo soprattutto durante gli Us Open – che possa scalfire Sinner quando si gioca sul veloce. Un rendimento che porta Jannik a livello delle leggende: prima dell’azzurro, solamente Roger Federer (nel 2004, 2006 e 2007) e Novak Djokovic (2015, 2023) erano riusciti a vincere questi tre tornei nello stesso anno. E anche in Coppa Davis, alla Martin Carpena Arena di Malaga, sempre sulla sua superficie preferita Sinner prima demolisce Baez poi insieme a Berrettini in doppio batte gli argentini.

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