Sinner, 20 settimane al vertice come Wilander. Guida Djokovic a quota 428

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Quattro mesi e mezzo fa Jannik si è preso lo scettro del tennis mondiale e non l'ha più mollato

Lorenzo Topello

21 ottobre - 19:27 - MILANO

Ora, nella lunga relazione fra Jannik e lo sfavillante trono del ranking Atp, c’è un 2 come prima cifra. Siamo entrati nella ventesima settimana di Sinner al comando della classifica dei migliori tennisti al mondo, quattro mesi e mezzo dopo l’emozionante pomeriggio di Parigi, quando Jannik aveva battuto Dimitrov al Roland Garros apprendendo del contemporaneo ritiro di Djokovic che lo catapultava al vertice del ranking. Da lì Jannik non si è più fermato, inanellando un successo dietro l’altro: Cincinnati, lo Us Open, Shanghai. E poi il Six Kings Slam di Riad che ha permesso all’azzurro di battere finalmente Alcaraz in stagione

L’AGGANCIO A WILANDER

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Sono 11.920 i punti di Jannik, reduce dal trionfo di Riad che ha arricchito enormemente il suo portafogli permettendogli di sfondare quota 30 milioni di euro guadagnati da inizio carriera, ma non ha scavato ulteriormente il divario fra lui e Carlos in classifica dal momento che si trattava di un torneo-esibizione. Ad ogni modo, Alcaraz staziona a 7.120, ampiamente staccato nel ranking. Alla fine dello Us Open aveva già sorpassato Boris Becker arrivando a 13 settimane consecutive da leader del ranking. Ora ha agguantato Mats Wilander, vincitore di 7 Slam negli anni Ottanta e numero uno al mondo dal settembre 1988 al gennaio 1999. Anche l’ex tennista svedese, curiosamente, nell’anno in cui era salito alla posizione più alta della graduatoria aveva vinto Australian Open e Us Open. Qualche giorno fa Wilander, parlando di Sinner e Alcaraz, si è sbilanciato: “Spero che Roger, Novak e Rafa non siano all’ascolto. Ma dico che quando Jannik e Carlos giocano al meglio delle loro condizioni dimostrano che nessuno, nella storia, abbia mai praticato un tennis migliore”. Un endorsement di lusso a favore del nuovo che avanza e che, un pezzettino alla volta, punta ai record delle passate generazioni. 

NEL MIRINO

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Per quanto riguarda i Big Three, però, la permanenza per numero di giorni consecutivi al vertice del ranking è al momento di un altro pianeta. Il recordman assoluto è Roger Federer, numero 1 per 237 settimane di seguito dal febbraio 2004 all’agosto 2008. Djokovic ha invece agguantato la poltrona più importante nel 2011 ed ha accumulato il record di settimane complessive da primo in classifica: ben 428 in 10 periodi diversi. Il periodo più lungo di Nole al vertice è stato dal 7 luglio 2014 al 6 novembre 2016: 122 settimane consecutive. E Nadal? Lui nella posizione più alta di tutte è salito addirittura in tre decenni diversi (2000-09, 2010-19 e 2020-29) ma il periodo che lo ha visto consecutivamente al numero uno per più tempo è stato di poco più di un anno: 56 settimane fra il luglio 2010 e l’agosto 2011. Traguardo un po’ più avvicinabile per Sinner che ha già superato le settimane consecutive di Alcaraz al vertice e ora punta a batterlo anche nel computo complessivo: lo spagnolo ne ha trascorse 36 (in quattro periodi diversi) e anche sotto questo aspetto teme il sorpasso dell’azzurro.

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