Al Maradona il reparto si è mostrato fragile. Acerbi disorientato, anche Akanji fuori giri
Dal nostro inviato Roberto Maida
26 ottobre - 12:18 - NAPOLI
C’è un problema in difesa. Di nuovo. L’Inter ha collassato nel sistema e nei singoli, concedendo due gol puerili al Napoli che hanno scavato, definitivo, il fossato della differenza. E ora deve contare i danni del vuoto, che per Chivu pesa molto più del rigore contestato da Marotta. È stato certamente bravo Conte a piazzare Neres nella posizione di centravanti, togliendo preziosi riferimenti ad Acerbi. Ma la volata centrale di McTominay, liberato da un lancio apparentemente innocuo di Spinazzola, appartiene alla categoria degli errori imperdonabili. E che dire del 3-1 di Anguissa, che si è infilato centralmente senza trovare alcuna opposizione prima di spostare il pallone e calciarlo dietro alle spalle di Sommer? È raro osservare azioni così in Serie A, tanto più nelle partite d’élite.
ci risiamo
—
Il passo indietro, al di là della bravura degli avversari, è preoccupante perché risveglia i tentennamenti di inizio stagione. Questa squadra è abbastanza solida, oltre che forte quando ha la palla tra i piedi? È giusto sottolineare che l’Inter veniva da una serie di sette vittorie consecutive tra campionato e Champions nelle quali aveva concesso appena 2 reti. Ma anche nelle settimane del filotto non era sembrata impeccabile difensivamente: a Bruxelles contro il Saint-Gilloise qualche avvisaglia sinistra di un cedimento si era avvertita, nei primi venti minuti che Sommer e la sbadataggine altrui avevano cancellato; a Roma, quando il guizzo di Bonny era bastato per vidimare la vittoria, per buona parte del secondo tempo l’Inter aveva sofferto la pressione avversaria, tanto da suggerire a Chivu di chiudere con Frattesi in attacco accanto a Pio Esposito per proteggere il vantaggio.
il centrale
—
In Champions League il principale responsabile degli squilibri era stato De Vrij, sostituito nell’intervallo anche a causa dell’ammonizione rimediata per un fallo sulla trequarti. Al Maradona invece è stato Acerbi a perdere la bussola, disorientato e indeciso. Ma anche il più bravo ed elogiato tra i difensori, cioè Akanji, è andato fuori giri. Chivu, comprensibilmente, preferisce concentrarsi sull’atteggiamento collettivo: "Non ho visto tutte queste difficoltà di Acerbi anche se voglio rivedere la partita prima di essere sicuro. Credo che non siamo stati abbastanza veloci a capire i momenti. Sul secondo gol è mancata la percezione del pericolo. Eravamo in tanti e una palla di Spinazzola ci ha trovato impreparati, non siamo stati in grado di reagire al taglio di McTominay che avevamo visto. Sul terzo gol eravamo in superiorità su un fallo laterale...".
i numeri
—
Di sicuro l’Inter è tornata ai vecchi vizi: nelle prime tre giornate aveva incassato sei gol, a Napoli ne ha beccati tre in una volta sola perdendo il secondo scontro diretto dopo quello di Torino. Altro che primo posto. È presto per suonare un vero allarme, ricordando anche l’ottimo primo tempo, ma occorre ritrovare stabilità al più presto: senza, non si vince mai.










English (US) ·