Serie A riparte con 4 big match, riflettori su Roma-Inter

23 ore fa 1

Uno spiraglio di mondiale compare all'orizzonte dell'Italia e la serie A riprende la sua corsa allestendo un programma affascinante. Sette squadre in cinque punti, guidate da Napoli e Roma mentre otto big, comprese le attardate Lazio e Fiorentina, si affrontano tra di loro nel weekend.

Campo principale è l'Olimpico con la sfida di cartello tra la migliore difesa e l'attacco più prolifico, con la Roma di Gasperini che vuole continuare a sognare infrangendo il tabù delle gare interne contro l'Inter di Chivu. Ma è anche il turno di Milan-Fiorentina, Como-Juventus, Atalanta-Lazio. Pure il Napoli però ha un confronto non scontato in casa del Torino, che sembra valere di più della sua classifica e del modesto primato di peggiore difesa. Mancheranno all'appello molti infortunati recenti: Pulisic, Rabiot, Bremer, Castellanos e Kean.

 Il primo posto e il +3 in classifica solleticano le ambizioni dei giallorossi ma Gasperini osserva con preoccupazione i precedenti con l'Inter. E' vero che la Roma ha vinto l'ultimo confronto, al Meazza, ma all'Olimpico il panorama cambia: è di nove anni fa, gestione Spalletti, l'ultimo successo, firmato Dzeko e Manolas (con Totti malinconicamente in panchina), poi due pareggi e sei sconfitte, le ultime quattro consecutive. Chivu dà fiducia all'ex Mkhitaryan, schiera la formazione tipo salvo Bonny al posto di Thuram. Gasp risponde con Soule' e Dybala alle spalle di Dovbik, con Cristante e Kone', inseguito invano dai nerazzurri, a centrocampo e con dubbio tra Rench e Tsimikas a sinistra sulla tracce di Dumfries.

Un po' più agevole il compito del Napoli, con Gilmour al posto di Lobotka e i recuperi di Politano e Buongiorno meno remoti. Toccherà alla coppia Champions De Bruyne-Hojlund suonare la carica in casa del Toro che presenta l'ex Simeone arma di Baroni insieme alla coppia di esterni Pedersen e Nkounkou. Pioli torna nel Meazza del suo scudetto da ex alla guida di una Fiorentina troppo brutta per essere vera. Servono punti per allontanarsi dalla zona retrocessione, ma mancherà anche Kean e l'attacco sarà guidato da Piccoli e Gudmundsson mentre Fagioli cercherà di limitare il genio del 40/enne inossidabile Modric. Allegri, che non avrà Pulisic e Rabiot, è tentato dal dare fiducia a Leao, in coppia con Gimenez. In porta confronto a distanza tra i due senatori Maignan e De Gea.

La sfida a colpi di fioretto tra i talentuosi Nico Paz e Yildiz impreziosisce Como-Juve con i lariani che stanno pagando un po' di inesperienza, ma Fabregas si fida dei suoi gioielli e conta sulla qualità dell'ex Morata. Tudor vuole liberarsi dal fardello dei cinque pari consecutivi che hanno allontanato il vertice, ricompone in mezzo l'affidabile coppia Locatelli-Thuram. In attacco l'inconsistenza di Openda, David e Zhegrova lo consiglia ad affidarsi al separato in casa Vlahovic.

L'altra imbattuta, l'Atalanta, riceve una Lazio falcidiata dagli infortuni (out anche Castellanos) che riduce all'osso le scelta di Sarri che schiererà Pedro. Juric sorride perché recupera un pugno di infortunati (Scalvini, De Ketelaere, Kossounou, Zalewski e Scamacca), anche se a guidare l'attacco dovrebbe essere ancora Krstovic.

Le altre cinque partite riguardano centroclassifica e zona retrocessione. Il Bologna di Italiano si affida a Castro e al goleador Orsolini per mantenere contatto con le zone alte in casa del Cagliari di Pisacane che conferma Borrelli a fianco di Esposito e Folorunsho. La Cremonese di Nicola cerca il terzo successo ospitando l'Udinese che valuta i progressi di Zaniolo in coppia con Davis. Discorso opposto per il Sassuolo di Grosso che sta ingranando e recupera capitan Berardi nella trasferta di Lecce dove ritrova il suo antico maestro Di Francesco.

Il deludente Genoa di Vieira deve rinunciare a Ostigard, Stanciu e Nzola e dà fiducia a Ekhator contro il Parma di Cuesta, in difficoltà e reduce da tre sconfitte. Sfida delicata anche l'altra, tra due squadre ancora alla ricerca della prima vittoria: il Pisa di Gilardino recupera Cuadrado e sa che un ulteriore inciampo potrebbe costargli panchina. Ma anche il Verona di Zanetti, che registra il rientro di Valentini, e' messo male e attende fiducioso i gol dei promettenti attaccanti Giovane e Orban, finora poco concreti.
   

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