Senti più freddo degli altri? Ecco da cosa potrebbe dipendere

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Senti più freddo degli altri? Ecco da cosa potrebbe dipendere

Freddo eccessivo? Potrebbe dipendere da anemia, ipotiroidismo o sindrome di Raynaud. Ecco le principali cause dell’ipersensibilità al freddo

Daniele Particelli

26 ottobre - 11:49 - MILANO

Il calo delle temperature che stiamo sperimentando con l'inizio dell'autunno ci ha portato rapidamente a passare dalla maglietta al maglione, soprattutto quando usciamo di casa al mattino e quando rientriamo dopo il calar del sole. Anche quest'anno c'è chi ha dovuto anticipare il famoso "cambio dell'armadio", chi ha iniziato a uscire portandosi dietro un maglione o un cappotto da usare all'occorrenza e chi ha già inaugurato la stagione dell'abbigliamento a strati

Con l'arrivo dei primi freddi non tutti reagiamo allo stesso modo e se ci capita di sentire più freddo degli altri, al punto da sperimentare sintomi dolorosi, forse è il caso di indagare le cause di questa ipersensibilità al freddo ed escludere possibili problemi di salute.

Di norma la nostra temperatura corporea oscilla tra i 35,2 e i 36,9 gradi ed più bassa negli anziani e più variabile nei bambini. Quando siamo esposti al freddo, il nostro corpo reagisce facendo restringere i vasi sanguigni così da far fluire il sangue verso gli organi vitali. La prima conseguenza della vasocostrizione è la sensazione di freddo, qualcosa che sperimentiamo tutti col calo delle temperature e che ci spinge a coprirci o ad accendere i riscaldamenti. In alcuni casi, però, quella sensazione di freddo può essere accompagnata da brividi, dolori muscolari, vertigini, sonnolenza, stanchezza, pallore e mal di testa.

Senti più freddo degli altri? Ecco da cosa potrebbe dipendere

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A spiegare quali possono essere le cause dell'ipersensibilità al freddo è 'Dottore, ma è vero che...?', il portale di divulgazione scientifica curato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), secondo il quale a sperimentare con più frequenza quei sintomi è chi sta vivendo un periodo di convalescenza dopo una malattia infettiva o chi ha sofferto di dissenteria e vomito. In questi casi la causa più probabile è la disidratazione, facile da risolvere.

In altri casi, invece, l'ipersensibilità al freddo potrebbe però essere il sintomo di disturbi da non trascurare, a cominciare dall'anemia. Questo accade perché la riduzione di globuli rossi porta meno ossigeno nel sangue e causa una carenza di vitamina B12 e ferro. Allo stesso modo anche malnutrizione e anoressia possono esporre a un maggior rischio di ipersensibilità al freddo, così come l'ipertensione arteriosa, il diabete e altri fattori di rischio cardiovascolare.

Anche l'ipotiroidismo può portare a sperimentare quei sintomi di fronte a un calo delle temperature, così come lesioni nervose causate da traumi e alcune patologie neurologiche come la malattia di Parkinson. In casi più rari la colpa può essere della sindrome di Raynaud, una malattia che secondo le stime più recenti interessa circa il 3-5% della popolazione, con una prevalenza maggiore nelle donne tra i 15 e i 40 anni.

"Chi soffre di problemi circolatori tende più di altri a sentire freddo alle mani e alle dita. Se questa condizione diventa frequente e con segnali più marcati, potrebbe trattarsi della sindrome di Raynaud. In questo caso a provocare il freddo è il restringimento dei vasi sanguigni di mani e piedi, a un livello tale da far cambiare colore a queste parti del corpo (ma anche al naso e all’orecchie)", spiegano gli esperti della Fnomceo.

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