Scontro Ranucci-Garante, il caso del membro dell'Autorità nella sede di Fdi

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Il Garante per la Privacy "si muove su input politico. Lo dimostreremo nell'inchiesta che andrà in onda stasera". Fa discutere quanto annunciato domenica dal giornalista Sigfrido Ranucci in un'intervista a La Stampa, a proposito della sanzione da 150mila euro notificata alla Rai per un servizio su Gennaro Sangiuliano, in particolare per la diffusione di un'audio tra l'ex ministro e la moglie Federica Corsini, in merito alla vicenda di Maria Rosaria Boccia. 

"Manderemo in onda un documento importante - spiega Ranucci nell'intervista -, con il filmato di Agostino Ghiglia (componente del Garante per la protezione dei dati personali, ndr) che entra nella sede di Fratelli d'Italia poche ore prima della sanzione. Lì nella sede di partito di Fdi c'era Arianna Meloni. Sarebbe interessante sapere se hanno parlato della sanzione a Report. E se si, che cosa si sono detti? Domande, naturalmente, solo domande". Il filmato è stato poi diffuso in giornata da alcuni organi di informazione.

Non si è fatta attendere la replica del Garante per la privacy, che in una nota "ribadisce la piena indipendenza di giudizio e la libertà di determinazione dei suoi componenti", dopo la diffusione del video di Report in cui si vede Ghiglia entrare nella sede di FdI prima della sanzione. L'Autorità precisa anche che nel caso della multa irrogata al programma di Rai3 è stata "pienamente rispettata" la procedura istruttoria e che "dopo ampia discussione, il Collegio ha deliberato in linea con la proposta degli uffici". 

Il Garante "ritiene doveroso precisare, per la massima chiarezza, che ogni procedimento è istruito dagli uffici, che in esito a tale istruttoria predispongono uno schema di provvedimento a cui fa seguito, da parte del componente relatore, la presentazione della proposta al Collegio (art. 15 regolamento 1/2000). Tale proposta - viene spiegato - può, pertanto, essere deliberata, o meno, dal Collegio, il quale, dunque, può condividerne, o meno, il contenuto. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei votanti e, ai sensi dell'art. 153 del Codice Privacy, il voto del presidente prevale in caso di parità". "Il Garante conferma, in tutti i suoi componenti, che nel caso della sanzione irrogata a Report - conclude la nota - la predetta procedura è stata pienamente rispettata: dopo ampia discussione, il Collegio ha deliberato in linea con la proposta degli uffici".

Ma il video scatena inevitabilmente la polemica politica. "Dopo la solidarietà di facciata, è ripartito l'attacco contro Report e Sigfrido Ranucci. Le belle parole e le testimonianze di circostanza di Fratelli d'Italia si sono rapidamente trasformate nell'ennesima ondata della macchina del fango e della disinformazione, tornata all'attacco con forza. È inaudito che, poche ore prima dell'avvio dell'esposto del Garante della Privacy contro Ranucci, alcuni componenti di un'istituzione che dovrebbe garantire terzietà e indipendenza siano stati visti entrare nella sede del partito di Giorgia Meloni", dice una nota dei componenti del Partito democratico in commissione di Vigilanza Rai, a proposito del filmato. "La coincidenza e la tempistica dell'incontro tra Ghiglia e Arianna Meloni non possono passare inosservate". 

"È estremamente inquietante quanto rivelato da Report e da alcuni quotidiani sul probabile incontro tra Arianna Meloni e Agostino Ghiglia, componente del Collegio del Garante della Privacy, a poche ore dalla riunione in cui la stessa Autorità teoricamente indipendente ha comminato una multa da 150mila euro alla trasmissione di Sigfrido Ranucci. È chiaro a tutti che bisogna sapere tutta la verità, per questo motivo abbiamo inviato una richiesta di audizione urgente del presidente dell'Autorità Garante della Privacy in commissione di Vigilanza Rai", annunciano in una nota gli esponenti M5s in commissione di Vigilanza Rai 

"Il Garante della Privacy è un organismo terzo e indipendente: la sua autonomia dalla politica, e in particolare dal governo e dalla maggioranza che lo sostiene, deve essere assolutamente garantita. A parole, da Palazzo Chigi esprimono solidarietà a Sigfrido Ranucci, ma nei fatti lavorano per demolirlo", afferma Angelo Bonelli di Avs e coportavoce di Europa Verde in una nota. 

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