Sampdoria al bivio, senza Coda e Borini Sottil chiede gol per la A a Tutino

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L’arrivo più caro e acclamato dai tifosi si prende l’attacco sulle spalle. Il tecnico Sottil cambia modulo e spera in lui

Giornalista

22 novembre - 07:27 - GENOVA

Il giorno della svolta (annunciata) è già scritto: domenica, a Palermo. Perché il tempo delle giustificazioni e delle buone intenzioni alla Sampdoria è finito. E poco importa se i rosanero evocano brutti ricordi ai blucerchiati - visto che al Barbera sei mesi fa s’era fermata (al preliminare dei playoff) la rincorsa-promozione della Samp – e in particolare al suo leader Gennaro Tutino. Che ritorna in uno stadio dove con la maglia dei siciliani giocò 18 partite da gennaio a giugno 2023, segnando tre gol, prima che il suo rapporto con la piazza locale si incrinasse pesantemente la stagione successiva, dopo la vittoria del suo Cosenza al Barbera e l’esultanza dell’attaccante poco gradita dai palermitani. 

Vietato sbagliare

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 Ma questo è il passato. Tutino lo sa bene, ora tocca a lui. L’attaccante napoletano non segna da oltre un mese – 20 ottobre – quando la Samp andò a vincere a Cesena. Domenica proprio lui dovrà prendersi sulle spalle l’attacco di Sottil, dove mancherà l’altro uomo forte, Coda, ai box sino al mese prossimo, uno dei due ultimi assenti insieme a Bereszynski. Sarà una gara-spartiacque, dopo i processi interni e l’ira della piazza figlia delle ultime due disastrose sconfitte (appena un punto nelle ultime tre gare). Dopo le quali, va detto, per bocca del d.s. Accardi, Sottil ha comunque incassato (per ora) la fiducia della società. Ma serve una svolta e per dare la carica al gruppo domani il club aprirà in via eccezionale le porte del Mugnaini ai tifosi per la rifinitura. 

Fuori dall’anonimato

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 Il cambio di modulo annunciato (dal 3-5-2 al probabile 4-2-3-1) è maturato durante la sosta di fronte alla pressione della piazza e all’evidenza dei fatti, con la necessità non più procrastinabile di trovare comunque una collocazione tattica idonea a sfruttare il talento di Pedrola, l’unico che può accendere dalla trequarti il gioco offensivo. Un modulo che potrebbe aiutare anche Tutino, l’unica punta di ruolo disponibile, considerando l’infortunio di Borini e il fatto che La Gumina e Sekulov - lo ha detto il campo - sono semplici rincalzi. Ma Tutino era arrivato in estate con ben altre ambizioni (sue) e speranze (della Sampdoria), nonché della piazza che lo aveva accolto con centinaia di tifosi in aeroporto. Un entusiasmo che non si vedeva da anni e che dà la misura di quanto fosse importante l’arrivo del numero dieci doriano. 

Andamento lento

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 Invece sinora ha faticato, con una prima parte di stagione nettamente al di sotto delle attese. Eppure il club aveva dovuto battagliare per strapparlo al Cosenza, che aveva una lunga lista di pretendenti per la punta, sinora l’acquisto più oneroso della nuova proprietà: circa 3,5 milioni, spalmati su tre rate fra l’estate scorsa e il 2026, con alcuni incentivi interessanti se la Samp dovesse centrare la promozione. Sinora Tutino è comunque il secondo miglior marcatore stagionale doriano, con tre gol (e 4 assist) in dodici partite, ma la sua partecipazione alla fase realizzativa della squadra di Sottil è stata molto limitata. Certo, il lavoro insufficiente del centrocampo per innescare gli attaccanti ha avuto il suo peso, ma non basta come giustificazione. Tutino, batti un colpo.

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