Ronaldo non perdona: Germania battuta, Portogallo in finale di Nations League

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Conceiçao pareggia Wirtz, poi CR7 festeggia 220 presenze in nazionale segnando il gol della vittoria, il suo 937° in carriera. Prima vittoria portoghese in Germania dopo 40 anni

Dal nostro inviato Filippo Maria Ricci

4 giugno - 23:20 - MONACO DI BAVIERA (GER)

E così 22 anni dopo il suo debutto in nazionale siamo ancora qui a celebrare Cristiano Ronaldo. Lo splendido quarantenne ieri sera ha festeggiato le 220 presenze in nazionale segnando il gol della vittoria: il Portogallo ha battuto la Germania 2-1 in rimonta. CR7 in 5 sfide con i tedeschi aveva sempre perso. La sua nazionale non vinceva in terra tedesca da 40 anni. E allora via alla festa: stadio di Monaco esaurito di nuovo 4 giorni dopo la finale di Champions, tanti portoghesi a cantare col loro accento stretto e aspro quel nome che non muore mai, Cristiano Ronaldo. Il Portogallo resta a Monaco e domenica cercherà di conquistare la sua seconda Nations League, torneo alla quarta edizione, sfidando la vincente di Francia-Spagna in programma oggi a Stoccarda.

il ritorno

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Con una lista di ben 10 assenti, capeggiata da Musiala e Rüdiger, Nagelsmann è stato costretto a uno sforzo di creatività. Il ct tedesco ha ritrovato Ter Stegen, che in nazionale non si vedeva dal 10 settembre e che in questi 9 mesi col Barcellona ha giocato appena 2 partite per il grave infortunio al ginocchio. Per Kimmich 100 presenze tonde, per Woltemade, attaccante dello Stoccarda, il debutto. Nel Portogallo immediato ritorno sul luogo del trionfo bavarese per i campioni d’Europa del Psg João Neves, Nuno Mendes, Vitinha e Gonçalo Ramos, però solo i primi due hanno iniziato la partita, con João Neves a fare il terzino destro in stile Hakimi e il brillante Vitinha inizialmente chiuso da Ruben Neves e Bernardo Silva. In panchina anche Rafa Leão e João Felix.

chi gioca, chi para

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La pioggia torrenziale ha guastato una giornata a lungo soleggiata costringendo gli organizzatori a iniziare con 10’ di ritardo una partita giocata in un grande ambiente. Tantissimi portoghesi e come se li volesse omaggiare la squadra di Martinez è partita con determinazione e coraggio, tenendo palla e usandola al meglio. Un bel calcio, ma poco concreto anche perché due volte l’ala del Chelsea Pedro Neto sceglie l’egoismo invece di servire il cannibale CR7 e gli errori sono grossolani. La Germania va al contrario: gioca poco, Kimmich si sbatte e Wirtz non si vede, però tra il 19’ e il 21’ obbliga Diogo Costa a due miracoli su conclusioni ravvicinate di Woltemade e Goretzka. Il portiere del Porto vola a terra ed evita un vantaggio che sarebbe stato sinceramente ingiusto.

ecco wirtz

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In apertura di ripresa la fiammata, Ronaldo arriva in colpevole ritardo su un magnifico invito di Nuno Mendes e un attimo dopo dall’altra parte Trincao perde palla in costruzione e Kimmich con un magnifico cucchiaio pesca Wirtz che di testa mette la palla dove Diogo Costa non può arrivare. L’arbitro va al Var a controllare un possibile blocco di Woltemade in posizione di fuorigioco, ma non cambia idea.

super chico

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Martinez ha fatto entrare Semedo, Vitinha e Conceiçao, Nagelsmann dopo un’altra occasione per CR7 Gnabry, Füllkrug e Gosens. E in un attimo il Chico juventino ha bruciato il Viola scappando via e pareggiando con uno spettacolare sinistro dal limite che girando è finito nel ‘7’ lontano. Una prodezza. E 5 minuti dopo Cristiano Ronaldo con un tap-in preciso su assist dell’immenso Nuno Mendes ha segnato il gol numero 137 in nazionale e il 937 in carriera, altro piccolo passo verso i sognati 1000. Ronaldo sembra in fuorigioco e l’arbitro tarda a convalidare, ma poi gli danno l’ok tra dubbi che evidentemente sono cancellati dalle linee della tecnologia.

palo e miracoli

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Nagelsmann ha cambiato il sistema con l’inserimento di Nmecha e Adeyemi e quest’ultimo dopo un’altra incursione magnifica di Conceiçao ha colpito il palo con un tiro mancino di grande qualità. Una piccola rissa, due parate assurde di Ter Stegen su Diogo Jota e lo scatenato Conceiçao, i canti dei portoghesi, la delusione tedesca. La nazionale di Nagelsmann dopo l’eliminazione con la Spagna nei quarti dell’Europeo di un anno fa segnata dalla mano di Cucurella cade ancora in casa: il cambio di ciclo sta risultando più complicato del previsto.

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