"Non ho solo portato una torcia. Ho
portato la voce di chi non si arrende, di chi ogni giorno lotta
contro il dolore, le barriere, l'indifferenza". Così Rigivan
Ganeshamoorthy, oro paralimpico nel getto del peso a Parigi,
commenta la sua esperienza da tedoforo a Roma. "Ho portato la
fiamma di chi ha creduto in me quando nemmeno io ci riuscivo -
ha aggiunto -. Questa fiamma è il simbolo di un cammino fatto di
sacrifici, di notti difficili, di sogni che sembravano troppo
grandi... eppure oggi brillano". E poi ancora: "Da una
carrozzina, con il volto scaldato dal fuoco olimpico, ho sentito
tutta la forza di ciò che siamo: fragili, sì, ma capaci di
rialzarci più forti ogni volta. Rappresentare l'Italia in questo
momento è stato un onore immenso". 'Rigi' ha poi concluso: "Ma
la vera vittoria è dare speranza a chi si sente invisibile.
Questa fiamma non è solo mia: è di chiunque stia ancora lottando
nel silenzio. Che possa ricordarci che, anche nel buio, si può
essere luce".
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20 ore fa
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