Sono più di mille i sindaci e gli amministratori locali di ispirazione cattolica che aderiscono alla cosiddetta "Rete di Trieste" e che fanno parte di tutti i partiti dei diversi schieramenti politici. Il network, ha costituito il proprio coordinamento nazionale attraverso un sorteggio tra i suoi aderenti e mercoledì alle 11,30 presenterà il proprio documento programmatico in cinque punti in Senato, ospiti di Pd, Fi, Fdi e Iv. Lo spiega all'ANSA il portavoce Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio Regionale del Friuli, che è ora affiancato da altre due portavoce nazionali, una di Fi, Margherita La Rocca Ruvolo, e una di PER della Campania, Giuseppina Di Donna.
La Rete di Trieste si è costituita un anno fa a margine delle Settimane sociali dei cattolici italiani ed è man mano cresciuta sino a radunare 400 amministratori locali cattolici al momento del suo varo ufficiale a febbraio. L'obiettivo, spiega Russo, "non è nè il partito dei cattolici, né una corrente all'interno dei partiti, bensì sbloccare l'attuale bipolarismo malato, e far contare i cattolici tenendoli uniti su degli obiettivi comuni, e così dimostrando che sanno fare politica insieme senza formare un nuovo partito".
Due i passaggi che verranno presentati mercoledì nella Sala ISMA del Senato: innanzitutto la Piattaforma programmatica in cinque punti, e poi il coordinamento nazionale. La Piattaforma essa pone cinque priorità (nuove forme di partecipazione democratica; politiche giovanili, welfare territoriale, transizione ecologica e sviluppo delle aree interne). Su questi punti, spiega Russo, "nelle prossime settimane presenteremo degli ordini del giorno in tutti i consigli comunali e regionali per attuarli. Il nostro è un cammino di lungo periodo, che ha anche lo scopo di riavvicinare il mondo cattolico all'impegno in politica".
Per la nascita del coordinamento nazionale è stato scelto, spiega ancora Russo, il metodo del sorteggio: "tra 40 nomi che avevano dato la propria disponibilità" ne sono stati estratti a sorte 12. Ai tre portavoce si affiancheranno Matteo Mastrini, (Toscana), Cristina Lodi (Liguria), Manuel Pilotto (Friuli Venezia Giulia), Debora Ciliento (Puglia), Aldo Salaris (Sardegna), Alfredo Chiantini (Abruzzo), Gian Marco De Biase (Emilia Romagna), Roberta Osculati (Lombardia), Francesca Severi (Lazio).
Mercoledì l'iniziativa è stata organizzata da Enrico Borghi (Iv), Maurizio Gasparri (Fi), Lucio Malan (Fdi) e Tatjana Rojc (Pd), con la vicepresidente Mariolina Castellone (M5s) che porterà i saluti istituzionali.
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