L’attrice premio Oscar a Roma per presentare il quarto capitolo della saga ‘Bridget Jones – Un amore di ragazzo’
05 febbraio 2025 | 15.31
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Bridget Jones è tornata. E lo fa con il quarto capitolo della saga ‘Bridget Jones - Un amore di ragazzo’, nelle sale dal 27 febbraio (con anteprime il 14) con Universal Pictures. In questo nuovo film, con la regia di Michael Morris, ha un lutto da affrontare (la morte di Marc Darcy, interpretato da Colin Firth. No, non è uno spoiler), due figli da accudire, il lavoro e nuovi pasticci. E sì, c’è anche l’amore. Ma non per Daniel Cleaver, l’altro amore di Bridget interpretato da Hugh Grant, qui in veste di un baby sitter ‘scorretto’. Con nuove consapevolezze e più maturità, l’iconico personaggio interpretato da Renée Zellweger, si divide tra il toyboy Roxster (Leo Woodall) e l’insegnante dei figli (Chiwetel Ejiofor).
"Bridget è magica, qualsiasi generazione e cultura riesce a identificarsi con lei per i momenti profondamente umani che vive, come le incertezze, lo sconforto, la ricerca di sé stessi. E questo fa di lei una fonte di ispirazione. Nonostante sia imperfetta, disordinata e lontana dai canoni di bellezza imposte dalla società lei riesce comunque a trionfare", spiega Renée Zellweger, a Roma per presentare il film e incontrare i fan. "Lei ci fa sentire capiti e ci dà speranza", aggiunge. In questo nuovo capitolo della saga, iniziata nel 2001 con 'Il diario di Bridget Jones', "rappresentiamo in modo autentico un momento complicato della sua vita (la morte del marito Darcy, ndr), ma l’essenza di Bridget resta autentica. Non smette mai di andare alla ricerca della parte romantica, di essere ottimista, dolce e vera". Alla Bridget del primo film "direi 'stai tranquilla, andrà tutto bene'".
Con questo personaggio "condivido il pessimo rapporto con il tempo e la vena romantica", ammette Zellweger. "Lei è un vero regalo per me, parlo di lei sempre: tutti i giorni qualcuno mi ferma per condividere la sua esperienza con questa saga". A presentare il film a Roma anche il regista Michael Morris e i due attori Leo Woodall e Chiwetel Ejiofor. "Io mi identifico con lei, ho imparato ad abbracciare il caos", dice Morris. Sentimento condiviso anche da Ejiofor ("La prima volta che ho visto il primo film di Bridget ho pensato che anche molti uomini si sarebbero sentiti capiti grazie a lei. Io mi ci sono rivisto e l’ho amata") e Woodall ("lei non nasconde le sue imperfezioni e stranezze, è stato di aiuto per me"). Questo dovrebbe essere l’ultimo capitolo, ma Zellweger ha un desiderio: "Spero che Bridget possa bussarmi di nuovo sulla spalla".(di Lucrezia Leombruni)
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