Relay Marathon 2025: al via 16.000 podisti per la staffetta. L'analisi del coach

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Grande battaglia fra i team più competitivi in lotta per il successo. Nella staffetta femminile la squadra favorita era quella di Eset campione uscente. Pronostico rispettato all'atto pratico

Giorgio Rondelli

Collaboratore

6 aprile - 16:07 - MILANO

Unicredit Relay Marathon 2025 davvero con il botto di 4000 squadre. E quindi, con un semplice calcolo matematico, con al via 16.000 podisti divisi in squadre di 4 elementi. Come ogni anno, al di là del fatto che la gara è da considerare non competitiva, c'è stata grande battaglia fra i team più competitivi. In lotta per il successo. Che sarà pure simbolico, ma che comunque dà una bella visibilità ai vari sponsor con tanto di ingaggi per gli atleti di medio alto livello. 

il primo staffettista

staffetta maschile

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I grandi favoriti erano gli atleti africani del Tuscany Camp. Saldamente al comando dopo le prime tre frazioni con Lionel Nihimbazwe, Mohamed Jridi e Jean Marie Bukuru ancora dopo alcune ore dal termine della manifestazione non è arrivato il quarto frazionista. Il fortissimo atleta del Burundi Emile Hafashimana. Un atleta da 13.15 sui 5000. Nella storia della Relay Marathon non è certo il primo di questi episodi. Che hanno visto regolarmente protagonisti gli atleti africani. Nel 2015 il marocchino Jamel Chatbi si stava ancora riscaldando quando il suo compagno era già arrivato nella zona cambio della prima frazione. Totale persi almeno tre minuti e gara compromessa. Nel 2019 l'atleta del Ciad Mahamat Ali non entrò nella zona di cambio della seconda frazione e fu così costretto a completare anche la terza. Naturalmente arrivando sfiatato alla zona cambio.

Anche stavolta ne hanno tratto profitto gli avversari. In primis la forte squadra della Laureus composta dal maratoneta azzurro Eyob Faniel, da Nicolò Cornali un ottimo under 23, quindi dal numero uno azzurro degli 800 metri Catalin Tecuceanu ed infine da Yassin Bouih campione europeo di staffetta di cross nel 2022 alla Mandria. Successo comunque arrivato dopo aver duramente lottato nelle prime tre frazioni con la squadra di Eset composta dal mezzofondista molisano Leo Paglione e poi da tre atleti del Cus Pro Patria: Matteo Geninazza, Filippo Mariani ed Ayachi Aymen. Quest'ultimo un ottimo siepista di origine tunisina che però nulla ha potuto contro la superiore qualità di Bouih. 

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staffetta femminile

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Nella staffetta femminile la squadra favorita era quella di Eset campione uscente. Pronostico ampiamente rispettato all'atto pratico. Ben lanciata dalla coppia di atlete azzurre dell'Atletica Brescia composta da Giulia Zanne e Chiara Spagnoli e dall'emergente Luisa Dal Molin del Cus Pro Patria Milano hanno poi tagliato il traguardo con la 21 enne atleta del Ciad Fraida Hassanatte

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Davvero un grande personaggio che fa enormi sacrifici al suo paese per praticare l'atletica e che a Milano ha trovato tante persone che le stanno dando una mano per far emergere tutto il proprio talento. Una di queste è il country manager di Eset, multinazionale di programmi antivirus. Un country manager che nonostante i suoi 57 anni corre velocissimo tanto che nella gara di maratona di stamattina ha ulteriormente migliorato il suo primato italiano M55 arrivando al traguardo in 2h34.14.

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