Ampio pacchetto per la RB21 a partire dall'Arabia Saudita, fino a Miami e Imola: sotto i riflettori variazioni aerodinamiche al fondo e una redistribuzione dei pesi. Obiettivo ricucire il gap con la McLaren, per convincere Max
Paolo Filisetti
17 aprile - 18:39 - MILANO
La Red Bull è pronta a introdurre a Gedda un ampio pacchetto di aggiornamenti sulla RB21, secondo indiscrezioni provenienti da fonti vicine al team di Milton Keynes. Nel dettaglio, oltre all'ovvio adattamento alle caratteristiche della pista che richiede un carico aerodinamico molto basso per le ali e un'altezza da terra ridotta, si ritiene che l'area principale interessata da questo sviluppo sia sotto il fondo, dal punto di vista aerodinamico. La sezione centrale del fondo, per essere più specifici, sarà diversa nella zona del bordo di giunzione esterno, dove il centro del fondo si collega ai canali Venturi laterali. Questo dovrebbe determinare una diversa gestione della pressione sotto la vettura, funzionale allo spostamento arretrato del centro di pressione aerodinamica.
fiancate ed equilibrio
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Oltre al lato aerodinamico, si ritiene anche che parte del packaging della meccanica all'interno delle fiancate potrebbe cambiare con l'obiettivo di semplificare la fluidodinamica interna, ma anche di giocare parzialmente con la distribuzione dei pesi, entro gli stretti limiti imposti dal regolamento. Si ritiene, e possiamo considerarlo un adagio simile a quello relativo alla Ferrari SF-25, che sulla RB21 ci sia una sorta di discrepanza tra la configurazione aerodinamica e le prerogative dinamiche della vettura, che causa la mancanza di equilibrio e di prestazioni complessive. Allo stesso tempo, in Red Bull ritengono che le prestazioni pure possano essere estratte in modo appropriato con un serrato programma di sviluppo. L'Arabia Saudita sarà, infatti, la prima di tre fasi di sviluppo, con la seconda prevista a Miami e la terza a Imola.
È una sorta di "all in" per la Red Bull, che punta a recuperare e ad avere una piattaforma di prestazionale stabile nell'arco di tre gare. In sostanza, si può considerare rappresenti il tentativo estremo di recupero non solo delle chance di rientrare nella lotta per il titolo con la McLaren, confidando nella possibilità di rendere ripetibili le prestazioni che hanno permesso a Verstappen di vincere a Suzuka, ma anche, in seconda istanza, di allontanare con una stagione solida quest’anno lo spettro che si delinea secondo le voci man mano più insistenti e circostanziate dell’uscita di Verstappen a fine stagione verso Aston Martin (ultimamente la più accreditata ad accoglierlo nel 2026) o Mercedes.