La presenza, confermata dalla Fie lo
scorso 13 luglio, di Sofya Velikaya, maggiore delle forze armate
russe e convinta sostenitrice del Presidente Vladimir Putin
nella lista dei partecipanti ai Mondiali di scherma che
cominciano a Tbilisi martedì prossimo, 22 luglio, ha scatenato
la protesta. Così 447 schermidori di 40 paesi hanno firmato una
lettera aperta contro la decisione della Fie di semplificare la
procedura di verifica della "neutralità" degli atleti
provenienti da Russia e Bielorussia. La lettera è stata
pubblicata dalla schermitrice ucraina Olga Kharlan sul suo
profilo Instagram. I firmatari hanno condannato due decisioni
chiave della Fie:
l'abolizione dei controlli di neutralità per gli atleti russi
prima di concedere loro lo status appropriato e il permesso a
questi atleti di competere.
Gli autori della lettera hanno sottolineato che queste azioni
contraddicono le attuali raccomandazioni del Cio, contrario alla
presenza di atleti russi anche come neutrali nel caso questi
facciano parte di gruppi sportivi militari, come ad esempio il
Cska. Ignorare tali raccomandazioni potrebbe, a loro avviso,
portare la Fie a perdere il suo status olimpico, come è già
accaduto alla Federazione internazionale del pugilato olimpico,
la Iba.
Tra i firmatari 339 sono atleti ancora in attività e in 208
hanno consentito che i loro nomi fossero resi pubblici. La
lettera è stata pubblicata anche dall'organizzazione per i
diritti umani nello sport 'Global Athlete'. Anche l'Ufficio di
presidenza della Confederazione Europea di Scherma (Efc) ha
inviato una lettera aperta alla Fie, chiedendo il rispetto delle
raccomandazioni del Cio e ricordando la sospensione del Comitato
Olimpico Russo, e questo proprio nei giorni in cui, forse
provocatoriamente, il ministro dello sport e presidente del
comitato olimpico russo Mikhail Degtyarev ha affermato che la
Russia "si candiderà sicuramente di nuovo" per ospitare le
Olimpiadi, senza specificare se quelle stive o invernali.
Lo scorso 6 luglio, invece, Il comitato olimpico ucraino aveva
sollecitato la Fie a escludere Velikaya (sciabolatrice che in
carriera ha conquistato 2 ori e 3 argenti olimpici da Londra a
Tokyo e 8 ori iridati) dai Mondiali citando i criteri di
neutralità del Comitato Olimpico Internazionale. "Sofya Velikaya
è una cittadina russa, un maggiore delle Forze Armate russe - le
parole nella nota del comitato ucraino -, come confermato dal
sito web ufficiale del Cska, e una rappresentante di fiducia di
Putin durante le elezioni russe del 2024. Secondo i criteri del
Cio, una persona del genere non può essere riconosciuta come
neutrale e non ha il diritto di partecipare al movimento
sportivo internazionale, né tantomeno di rivendicare la
rappresentanza degli interessi degli atleti di tutto il mondo".
Ma, come detto, il 13 luglio la Fie aveva ribadito il via libera
ai 'neutrali' russi, che tanto sta facendo discutere.
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