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Gli scozzesi sono abituati a ritmi lenti nel loro campionato. Fondamentali anche i duelli individuali e le palle inattive
Eugenio Sena
22 ottobre - 13:51 - MILANO
Non è una novità per il Celtic essere capolista nella Scottish Premiership, però condivide questa posizione con l’outsider Aberdeen, che sorprendentemente è riuscita sabato a rimontare da 2-0 a 2-2 proprio contro i prossimi avversari dell’Atalanta. Brendan Rodgers è il manager che dalla passata stagione ha dato una chiara impronta, fortemente consolidata pure quest’anno. In fase di possesso si dispongono con un 4-3-3 fluido, posizionale, composto da calciatori tecnici, che si muovono bene e si smarcano ancora meglio. Attaccano con tanti uomini, non danno punti di riferimento, riescono ad allargare i reparti avversari coprendo bene il terreno di gioco in ampiezza, oltre a distribuirsi brillantemente negli half space.