"Porte chiuse", l'inchiesta di oggi sui migranti; "Aspettando PresaDiretta" parla invece della sicurezza stradale
6 aprile - 15:48 - MILANO
PresaDiretta torna stasera, domenica 6 aprile, con inchieste su alcuni dei temi di attualità più scottanti, da quello dell'immigrazione, con reportage esclusivi dai Centri di Permanenza per il Rimpatrio italiani e dai centri d’accoglienza in Albania, fino alle nuove politiche spagnole sulla regolarizzazione dei migranti. Ad aprire la serata, come di consueto, c'è Aspettando PresaDiretta: l'argomento di stasera sono la sicurezza stradale e le novità del Codice della Strada entrato in vigore di recente. Appuntamento su Rai 3 alle 20.30.
Dentro i CPR
—
La puntata di oggi di PresaDiretta, intitolata "Porte chiuse", inizia il suo racconto dentro i Centri di Permanenza per il Rimpatrio, spesso inaccessibili alla stampa. A guidare l’inchiesta, Riccardo Iacona e il suo team, che si sono concentrati in particolare sul CPR di Macomer, in Sardegna. La nuova gestione della struttura non ha cambiato un clima segnato da tensioni e disagi: i racconti raccolti parlano di uso sistematico di psicofarmaci, atti di autolesionismo e condizioni di vita degradanti. In un caso, le telecamere documentano persino un tentativo di suicidio.
Il Caso Diarra
—
Al centro della puntata, la storia di Moussa Diarra, 26 anni, originario del Mali. Ucciso il 20 ottobre 2024 davanti alla stazione di Verona da un agente della Polfer, Diarra viveva in Italia da otto anni. PresaDiretta ricostruisce il suo percorso tra sogni, marginalità e disagio psichico, fino a un epilogo che interroga sullo stato reale dell’integrazione nel nostro Paese. La sua vicenda infatti è tutt'altro che un caso isolato.
verso albania
—
Il programma dà voce anche a chi ha vissuto un altro tipo di trasferimento: quello verso i centri di accoglienza in Albania, avviati nell’autunno scorso. I migranti coinvolti raccontano un percorso fatto di soprusi e prigionia in Libia, dell’odissea nel Mediterraneo e, infine, dell’arrivo in una terra che non è né punto d’approdo né vera destinazione. Per tutti il tema è lo stesso: l’incertezza, la lunga attesa per l’asilo in Italia e la sensazione di trovarsi ancora in transito, sospesi tra due mondi.
il modello spagnolo
—
Ultima tappa del viaggio: la Spagna. Qui, il governo di Pedro Sánchez ha varato una riforma ambiziosa in materia di immigrazione con l’obiettivo di regolarizzare un milione di migranti entro tre anni. Un progetto nato per rispondere tanto a necessità economiche quanto a urgenze sociali. PresaDiretta si interroga sulla possibilità di applicare un modello simile anche in Italia, dove invece la burocrazia sembra usata come ostacolo a ogni forma di inclusione strutturata.
la Prova delle Politiche Migratorie
—
A tirare le fila della serata, un confronto in studio con Silvia Albano, giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma, e l’avvocato Fabio Anselmo, impegnato nei processi sui diritti civili, tra cui il caso Cucchi. Insieme analizzeranno il sistema italiano ed europeo di accoglienza, tra normative frammentate e approcci emergenziali, nel tentativo di rispondere a una domanda centrale: è ancora possibile pensare a un modello di integrazione che metta al centro la dignità delle persone?
La Gazzetta dello Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA