Mancano ancora più di sei settimane alla chiusura del mercato e i club inglesi hanno già speso ben più di un miliardo di euro, un nuovo record che conferma la Premier il campionato più ricco e spendaccione d'Europa. Basti pensare che sommando gli investimenti registrati finora in Italia, Spagna e Germania, ovvero 60 club, il loro totale neppure si avvicina a quanto speso da 20 società in Inghilterra.
Dove, a questo punto dell'estate, i trasferimenti hanno movimentato 230 milioni di euro in più rispetto al precedente primato. Alimentando il mercato interno, certo, ma risultando anche una sorta di 'grande finanziatore' del calcio europeo, con tanti club non inglesi a beneficiare delle spese della Premier.
Per il bilancio finale, e scoprire se il precedente record stabilito nell'estate 2023 di oltre 2,72 miliardi spesi in una sola sessione verrà superato, bisogna attendere settembre. Ma già ora una chiara tendenza è facilmente riconoscibile: chi ha potuto si è mosso con largo anticipo rispetto al passato. Un po' per presentarsi rafforzati al Mondiale per Club, un po' per consentire ai rispettivi manager di avere più tempo per lavorare sulle rose al completo. Evitando, allo stesso tempo, gli acquisti dell'ultimo minuto, dettati spesso dal panico del momento che non da attente valutazioni.
Con la finalizzazione dell'acquisto dell'attaccante Viktor Gyokeres da parte dell'Arsenal, pagato oltre 70 milioni allo Sporting Lisbona, salgono a 10 i trasferimenti in Premier costati oltre 45 milioni: l'acquisto più caro dell'estate, con ampio margine, è stato Florian Wirtz, dal Bayer Leverkusen al Liverpool, fresco campione d'Inghilterra, per 125 milioni di euro. Il giocatore più caro di sempre (nel caso di raggiungimento di tutti i bonus previsti), davanti all'argentino Enzo Fernandez, per il quale nell'estate 2022 il Chelsea aveva pagato 121 milioni. E anche quest'anno sono ancora i Blues a confermarsi la squadra più attiva sul mercato: per i vari Jamie Gittens, Joao Pedro, Liam Delap, ed Estevao sono stati spesi oltre 243 milioni, per un deficit di bilancio che si aggira sui 150 milioni. Dietro il Chelsea c'è il Liverpool, che oltre a Wirtz si è assicurato Milos Kerkez e Jeremie Frimpong: spesi 213 milioni, per un deficit leggermente inferiore al Chelsea (145 mil.). Reduce da una stagione particolarmente incolore, anche il Manchester City non ha badato a spese, investendo 145 milioni per Rayan Cherki, Rayan Ait-Nouri e Tijjani Reijnders, così come il Manchester United che ha centrato il secondo acquisto più caro dell'estate, l'attaccante ex Wolverhampton Matheus Cunha, per circa 70 milioni.
Spese pazze possibili grazie ad un sistema votato alla commercializzazione (marketing, stadi di proprietà, tour mondiali), ma soprattutto ai diritti tv che ogni anno portano nelle casse di ogni società della massima divisione circa 150 milioni. È così che non solo i club di primissima fascia, ma anche comprimari come il Sunderland, che lotta per la salvezza, possono permettersi acquisti come il centrocampista Habib Diarra, strappato allo Strasburgo per 31 milioni. In Europa, fatta eccezione per l'Inghilterra, solo cinque club finora hanno speso di più per un singolo giocatore.
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