Il turismo riparte in vista del
Natale, anche se l'aumento dei costi dei viaggi pesa sulla
domanda italiana. Per il ponte dell'Immacolata risulta già
prenotato il 72% dell'offerta ricettiva italiana disponibile
online, e tra oggi e lunedì (periodo 5-8 dicembre) sono attesi
oltre 5 milioni di pernottamenti nelle strutture del Paese. Il
dato emerge dall'analisi delle disponibilità rilevate sui
principali portali delle Online Travel Agency, al netto delle
chiusure stagionali, effettuata dal Centro Studi Turistici di
Firenze per Assoturismo Confesercenti.
Non sarà un ponte di piena occupazione per tutte le località,
perché la domanda risulta concentrata sulle destinazioni
tradizionali del periodo. Le performance migliori si registrano
nelle località di montagna, dove il tasso medio di occupazione
delle strutture ricettive raggiunge il 77%. Nelle città e nei
centri d'arte la media si attesta al 75%, mentre le imprese
delle aree rurali e di collina arrivano al 73%. Molto positivi i
risultati delle località termali, con una saturazione media del
79% e punte che sfiorano il 90% in alcune destinazioni. Più
debole il quadro per le località costiere, che a dicembre si
fermano a un'occupazione media del 61%, ben al di sotto della
media nazionale. Più dinamiche le località dei laghi, che
raggiungono un tasso del 69%, un livello considerato
complessivamente soddisfacente per il periodo. Anche a livello
territoriale il ponte mostra andamenti differenziati. Il tasso
di saturazione più elevato dell'offerta online viene rilevato
nelle regioni del Nord Est, con una media del 74%, seguite dal
Nord Ovest al 72%. Nelle regioni del Centro il tasso medio si
attesta al 71%, mentre il Sud e le Isole si fermano al 66%, al
di sotto della media nazionale del 72%.
Il costo dei voli non aiuta: su alcune tratte nazionali (dal
Nord Italia verso Sicilia, Sardegna e Puglia), i prezzi sono
schizzati fino al +900% rispetto alle tariffe base o ai periodi
di bassa stagione. Un volo Milano-Catania o Milano-Palermo per i
giorni più caldi per gli spostamenti può raggiungere i 600€ solo
andata, costando di fatto più di un volo per New York. Anche i
treni hanno seguito a ruota e ne se nel 2024 si parlava di
"caro-biglietti", nel 2025 si registrano picchi che superano
anche i record dell'anno scorso su alcune tratte specifiche. In
generale nei giorni "critici" i livelli dei prezzi sono
triplicati rispetto al prezzo medio annuo.
"I numeri del ponte dell'Immacolata confermano un buon avvio
della stagione invernale, con risultati particolarmente
incoraggianti per la montagna, le città d'arte e il termale",
commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo
Confesercenti. "Resta però evidente una differenza di
performance tra aree e prodotti turistici: le località costiere
e diverse destinazioni del Mezzogiorno faticano di più a
intercettare la domanda in questo periodo. Occorre continuare a
lavorare sulla qualità dell'offerta, sulla promozione e sulla
destagionalizzazione, per distribuire meglio i flussi e
valorizzare tutto il potenziale turistico del Paese".
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