Tutto il Milan ha lavorato per lui: Allegri ha detto alla squadra di lasciargli il rigore, Modric gli ha consegnato il pallone. "Gonfio solo un palloncino a partita perché se faccio altri gol le esultanze sono con la squadra"
Christopher Nkunku porti Niclas Füllkrug anche in vacanza: quando gli sta intorno, nella sua vita funziona tutto. Nel 2023 Füllkrug segnava e Nkunku anche: primi alla pari nella classifica marcatori di Bundesliga, uno al Werder Brema, l’altro al Lipsia. Il momento migliore della loro carriera. Ora il 9 lo ha raggiunto al Milan, è venuto allo stadio e Christo si è messo a segnare davanti a lui: primi due gol in Serie A, morale ritrovato e prova del palloncino superata.
perché il palloncino?
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Già, ma perché Nkunku gonfia il palloncino dopo i gol? Vecchia storia. È la sua esultanza iconica, mostrata al mondo al Lipsia in rosso e al Chelsea in blu. Bella idea: non lo fa nessuno e scenograficamente è una delle celebrazioni più belle, perché i compagni si mettono in posa e la foto di gruppo a braccia allargate fa scena. Nkunku in passato ha detto di aver scelto il palloncino perché piace a suo figlio e sì, è una delle motivazioni più belle del mondo.
le parole di nkunku
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Christopher a fine partita ha spiegato perché ha gonfiato il palloncino solo dopo il primo dei suoi due gol: “Uso solo un palloncino, poi se segno due o tre volte, le esultanze sono con la squadra”. E sulla partita: “La cosa più importante è rimanere positivi, stare con la squadra. Un sacco di compagni mi hanno sostenuto, come Modric, poi anche il mister”. Ecco, il mister. Allegri ha detto alla squadra di lasciare il rigore a Christopher e alla fine ha spiegato: “E’ un ragazzo molto sensibile, era giusto che lo tirasse lui, ci sono momenti in un campionato in cui è giusto fare così. Il secondo gol poi è stato da vero centravanti”.
tutti per nkunku
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Questa rete di supporto è la migliore notizia della domenica. Il Milan ha un problema con il centravanti e tanti compagni si sono attivati per stare vicino a Nkunku, con i gesti e le parole. Modric, che in questa squadra è il presidente del Senato, ha parlato per tutti: “Christopher meritava il gol. Lavora duro in allenamento, sappiamo che quando gli attaccanti non segnano non sono felici. Speriamo che questo gol gli dia tanta fiducia, perché sappiamo che giocatore di livello è. Siamo qui per aiutarlo e dargli tutto quello che è necessario. Siamo felici per lui”. Capito? Il Milan sa di avere bisogno di Nkunku, che nelle ultime settimane ha girato tante volte a vuoto: l’assist a Bartesaghi contro il Sassuolo è stato un piccolo segnale in mezzo a molte partite deludenti.
leao e tresoldi
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La chiave ovviamente è nel rapporto con le aspettative. Nkunku è stato pagato 37 milioni, è stato l’acquisto atteso per un’estate e il Milan lo ha preferito a Hojlund, che in Supercoppa è stato devastante. La pressione cominciava a essere pesante e Santiago Gimenez ha appena dimostrato quanto la pressione possa essere pericolosa per un attaccante a San Siro. Poi il calcio, a volte, dà una mano in modi insperati. Se Rafa Leao fosse stato bene, avrebbe giocato titolare e Nkunku avrebbe guardato dalla panchina. Invece Nkunku alle 14.30 era in campo con il trofeo di mvp dato dalla Lega e Leao in tribuna, a fare una foto con Nicolò Tresoldi, l’attaccante del Bruges che è milanista nell’anima e quando può viene a vedere la squadra. Ah, a proposito di centravanti: i milanisti, che apprezzano chi ha il cuore rossonero, lo porterebbero a Milanello domani mattina.









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