Difficilmente i nerazzurri sbagliano l'approccio alle partite, ma quando la situazione diventa comoda spesso si lasciano raggiungere
Chissà cosa succede quando l'Inter rientra dagli spogliatoi. Ieri, al Tardini contro il Parma, il conto delle rimonte subite dai nerazzurri è salito a 6 partite per un totale di 10 punti lasciati per strada da situazione di vantaggio. Dopo la trasferta in Emilia, i nerazzurri si sono messi a fare i conti. E non sorridono, perché ipoteticamente la squadra di Inzaghi avrebbe potuto trovarsi in una situazione di classifica ben più comoda rispetto ad un vantaggio che domani - in caso di vittoria del Napoli a Bologna - potrebbe ridursi ad appena una lunghezza. Ma, conti alla mano, la distanza rispetto a Conte avrebbe potuto essere molto più ampia. Una difficoltà, quella di gestire il vantaggio, che probabilmente nasce più da un aspetto mentale che fisico o tantomeno tecnico, perché l'Inter ha abituato ad azzannare le partite in avvio garantendo sempre - o quasi - quell'"approccio" a cui Inzaghi tiene molto, incappando però in errori evitabili quando la situazione diventa comoda.
le rimonte
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Il dato che preoccuperà il tecnico nerazzurro è relativo alla continuità di queste rimonte subite, perché la prima era arrivata addirittura ad agosto contro il Genoa all'esordio in campionato, ma in 8 mesi è cambiato ben poco: la squadra continua ad avere dei blackout preoccupanti e la ripresa regalata al Parma è solo l'ultima conferma di una tendenza che va avanti da tutta la stagione. In mezzo, tra Ferraris e Tardini, l'Inter si è fatta agguantare dalla Juventus da 4-2 a 4-4, dal Milan in finale di Supercoppa Italiana (in quel caso addirittura da 2-0 a 2-3), dal Bologna a San Siro, al Maradona contro il Napoli e proprio ieri a Parma. Certamente i tanti impegni ravvicinati impongono grande prudenza nella gestione delle risorse, ma spesso sono state anche le sostituzioni di Inzaghi a complicare delle gestioni di vantaggio sulla carta ampiamente alla portata. È questo l'aspetto che in questa stagione sta mancando all'Inter, perché lo scorso anno la macchina perfetta della seconda stella difficilmente si lasciava raggiungere: segnare ai nerazzurri era una vera e propria impresa. Oggi, specialmente quando l'Inter si trova davanti, è tutto diverso. E per "giocare più partite possibili", notoriamente l'obiettivo di Inzaghi, in Europa non andranno fatti sconti a nessuno a partire da martedì, giorno in cui l'Inter sfiderà il Bayern Monaco in Germania nell'andata dei quarti di finale.