La cancellazione dell'ipotesi di inasprimento dei criteri pensionistici per chi ha riscattato la laurea salterebbe completamente mentre rimarrebbe l'ipotesi di un allungamento delle finestre mobili per chi vuole andare in pensione anticipata. Sono queste le correzioni contenute in una bozza di sub-emendamento alla norma di modifica presentata due giorni fa dal governo. E' stato depositata la nuova formulazione dell'emendamento alla manovra sulle pensioni in commissione Bilancio al Senato.
I lavori della commissione Bilancio del Senato sulla manovra sono stati sospesi fino alle 21. E' infatti a breve prevista una riunione di maggioranza nella quale, si spiega da fonti della Lega, verrà illustrata tra l'altro la riformulazione del governo sulle pensioni che non è stata ancora formalmente depositata.
"Ci sono degli emendamenti ma quella è una ipotesi scolastica perché la copertura deve essere tecnicamente assicurata nel lungo periodo, ma chiaramente è un intervento che tiene il sistema ma che può essere cambiato quando si vuole e come si vuole ben prima della scadenza del 2033". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine dell'informativa alla Camera, rispondendo ad una domanda circa la 'finestra mobile' che è necessario attendere prima di ricevere la pensione, sottolineando "che non era e non è nostra intenzione di aumentare i requisiti pensionistici".
"Sono stati tenuti indenni tutti coloro che hanno fatto il riscatto fino adesso, quindi sono stati salvati i cosiddetti diritti acquisiti, e anche chi ha iniziato a pagare e non ha concluso", ha spiegato Giorgetti. "Per il futuro uno potrà riscattare ma saprà che quello che versa aumenterà la pensione che riceverà ma non inciderà rispetto alla data di pensionamento, è un alogica puramente assicurativa", ha spiegato il ministro.
"Possiamo dire che miglioriamo rispetto a ieri perché non ci sono i riscatti delle lauree, ma non ci sono le finestre". Così il senatore della Lega e relatore della manovra Claudio Borghi commenta a caldo la riformulazione del governo dell'emendamento con la stretta sulle pensioni, annunciando che "chiederemo al governo una riformulazione differente". "E' vero che si parla di tempi remoti in futuro pero penso che sia molto opportuno evitare di dare adito a dubbi", ha spiegato Borghi.
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