Pecchia: "Sogno di fare del Parma un vanto per la città"

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 Head coach of Parma Fabio Pecchia smiles prior the Serie A match between Venezia and Parma at Stadio Pier Luigi Penzo on November 09, 2024 in Venice, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

l'intervista

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L'allenatore dei gialloblù racconta i primi mesi alla guida della squadra più giovane di Serie A: "Abbiamo dato un segnale in questo inizio di campionato. Krause ha una visione chiara per la società"

Andrea Schianchi

Giornalista

22 novembre - 09:03 - MILANO

Nell’ambiente lo chiamano "avvocato", per via della laurea in Giurisprudenza, ma il termine più adatto per descriverlo è "maestro". Non in senso generico, però: un vero e proprio "maestro elementare". Già, perché Fabio Pecchia sta svolgendo il suo lavoro di allenatore con lo stesso spirito e lo stesso metodo di un insegnante alle prese con una scolaresca inesperta che pende dalle sue labbra. Il suo Parma è la squadra più giovane della Serie A, ma ha messo sotto il Milan al Tardini (2-1), ha pareggiato al debutto contro la Fiorentina (1-1), ha spaventato la Juve a Torino (2-2), e a Napoli, contro l’attuale capolista, ha perso soltanto perché in porta, dopo l’espulsione di Suzuki, c’è dovuto andare Delprato (un difensore). Questo per dire che, finora, gli alunni di Pecchia, al netto di qualche compito in classe non proprio positivo (Udinese, Cagliari e Genoa in casa), hanno dimostrato di poter stare in questa "scuola" e di potersi giocare la salvezza che vale quanto una promozione. 

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