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Giocava con Francescoli e Papin, Tigana e Waddle, Amoros e Deschamps. Cinque anni fa ha battuto la testa e la sua mente ha cancellato tutto: "Mi hanno detto che ero un calciatore, ma non me lo ricordo". Così il passato vive con un ritaglio di giornale o un aneddoto
Furio Zara
4 febbraio - 17:45 - MILANO
Il portiere che ha perso la memoria custodisce nei muscoli il ricordo di un tuffo, ma quel ricordo è incellophanato come un branzino nel freezer e chissà se arriverà il giorno di scongelarlo. Il portiere che ha perso la memoria sta provando da qualche anno a ricostruire il puzzle della propria vita, ma gli manca sempre un pezzo e quando finalmente lo trova lo assale una sconsolata disperazione perché no, non riesce a decifrare quello che ha sotto gli occhi. Gli risulta lontanissimo e indifferente, come se la faccenda non lo riguardasse. Il portiere che ha perso la memoria una volta è stato portiere, ma non lo sa. “Mi hanno detto che ero un calciatore - ha raccontato -. Ma non me lo ricordo”.