Il campione azzurro, nella 3 Km-KO Sprint a eliminazione, non riesce a sprintare nel finale e resta giù dal podio. Domenica lo aspetta la staffetta: "Daremo battaglia"
Stavolta Gregorio Paltrinieri resta sotto il podio ai Mondiali di Singapore: s'è divertito meno nel senso che nei 500 metri finali della nuova prova 3 Km-KO Sprint a eliminazione, non ha avuto abbastanza margini per recuperare alla partenza più lenta, che necessitava invece di un ritmo più frenetico rispetto alle sue caratteristiche, per stare al passo dei primi. Un finale altrettanto veloce che ha esaltato ancora Florian Welbrock, il tedesco al terzo oro in tre gare (5'46"0), l'ungherese David Betlehem d'argento a 1"7 e come il francese Marc Antoine Olivier, di bronzo a 5"1. Poi c'è comunque il solito tenace e combattivo Greg, che si era qualificato sia nei 1500 metri della batteria sia nei 1500 della semifinale (quand'era stato eliminato l'altro azzurro, il deb Matteo Diodato, primo nella batteria e sedicesimo nella semifinale che promuoveva i primi 10 per la finale di 500 metri). Pochi metri, troppe boe come se fossero virate in piscina. Non c'era la profondità di una gara di fondo per le corde di Paltrinieri, che ha toccato all'arrivo come agli Europei, con un quarto posto nella sua terza gara. A Greg manca solo la staffetta di domenica prima di salutare questi Mondiali di Singapore con 2 argenti (10 e 5 km) e un dito rotto nella prima gara, anche stavolta protetto ma sempre con un fastidio da gestire. "Ma la gara femminile è stata più bella da vedere", ha detto il 30enne olimpionico di Carpi. Tra il podio e il quarto posto di Greg ci sono 7", 12"9 da Welbrock, ma Greg ha comunque lasciato dietro altri big del fondo mondiale come l'australiano Raymond, l'olimpionico di Parigi Rasovszky sesto, l'americano Puskovitch settimo, il francese Fontaine ottavo, il ceco Straka nono e l'australiano Sloman decimo.
le sue parole
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"È stata una gara dura, quella che meno mi si addice. Mi ci voleva un 500 metri dritto per rientrare tra i primi. La partenza è il mio punto debole, mi ero messo laterale per non prendere botte. Alla prima boa ero ottavo, poi ho recuperato ma è difficile se hai un deficit nello sprint iniziale. Facendo tre boe è difficile superare se davanti ci sono avversari di quel valore. Quarto anche qui dimostra la mia forza in nuotata ma le difficoltà tra boe e partenza. Il dito mi ha fatto meno male e fortunatamente non si è staccata la fasciatura. Sarebbe stato meglio fare la staffetta oggi, ma domani daremo battaglia perché siamo forti. Siamo sempre saliti podio da quando gareggio nel fondo, ma avremo tante nazioni competitive contro come Germania, Australia, Francia e Ungheria".