Il possibile accordo sull'adattamento
per far fronte alla crisi climatica "si sta sciogliendo". È
questo l'allarme dei paesi più poveri (gli Ldc, least developed
countries), in un punto stampa alla Cop30 di Belem che chiedono
che i finanziamenti per l'adattamento vengano triplicati entro
il 2030.
La negoziatrice del Sudan, Lina Yassin, ha detto: "I nostri
Paesi contribuiscono a meno dell'1% delle emissioni globali,
eppure siamo i più colpiti dagli impatti climatici": Paesi come
Sudan o Senegal "incontrano difficoltà, ma non ricostruiscono i
villaggi allagati né ripristinano i raccolti distrutti".
Il negoziatrice del Senegal, Aichetou Seck, ha detto:
"Speriamo sinceramente che questa COP farà una vera differenza"
ricordando che il rapporto sul divario nell'adattamento alla
crisi climatica indica che le esigenze dei Paesi in via di
sviluppo sono ora 12 volte superiori al livello attuale di
sostegno internazionale."
Il negoziatore della Mauritania, Abderrahmane Sidi El Moctar
ha detto:
"Il dibattito - e i finanziamenti - sono rimasti molto più
concentrati sulla mitigazione della crisi climatica, lasciando
l'adattamento indietro. Anche se tutti gli obiettivi di
mitigazione venissero raggiunti, arriverebbero troppo tardi per
molte comunità che hanno bisogno di finanziamenti per
l'adattamento ora, non tra anni".
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2 ore fa
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